Sanità

1 minuto e 24 secondi di lettura

GENOVA - L'attesa è quasi finita: il reparto di Primo Intervento dell'ospedale Gallino di Pontedecimo tornerà operativo entro la fine dell'anno. A garantirlo in Consiglio Regionale è l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola, in risposta all'interrogazione del vicepresidente del Consiglio Armando Sanna. Il servizio era stato sospeso il 20 marzo del 2020 in piena emergenza pandemica proprio per la necessità di riorganizzare le attività sanitarie e consentire ai medici professionisti dell’Emergenza di prestare le terapie ai pazienti malati di Covid. L'attività era stata sostituita con un Ambulatorio medico dedicato a patologie lievi non urgenti e a bassa complessità clinica.

Gratarola ha spiegato che al concorso per quattro medici nel reparto di Primo Intervento risultano iscritti quattro specializzandi dell’ultimo anno, che potranno prestare la propria opera solo con un tutor finché non finiscono la specializzazione: "Fino a che non acquisiranno il titolo, quindi a fine anno, non potranno lavorare da soli e non si potrà aprire. Quando usciranno dalla necessità del tutoraggio e saranno autonomi potranno popolare il punto di primo intervento, che è strategico sia per la Valle Scrivia che per la Valpolcevera".

"Aspettiamo da un anno - commenta Sanna -. Oggi bisognava avere delle risposte chiare e sono arrivate per quanto riguarda l'apertura del primo intervento del Gallino, meno per quanto riguarda le assunzioni, di cui non si conoscono le reali tempistiche. È fondamentale l'apertura, perché è una struttura importantissima per la Valpolcevera e la Valle Scrivia e può diventare un ausilio per il Pronto Soccorso di Villa Scassi a Sampierdarena. Se vogliamo che la sanità sui territori non venga penalizzata - conclude -, bisogna rendere più appetibile, anche attraverso incentivi economici, la possibilità di lavorare nell’entroterra, quello che questa Giunta non sembra riuscire a fare".