Sanità

Il rapporto settimanale Influnet dell'Istituto superiore della sanità conta l'aumento delle influenze ma anche di virus respiratori sinciziali
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Una Liguria a due passi diversi per quanto riguarda i virus: da un lato, la nostra regione che nell'ultimo bollettino Influnet passa da un bollino arancione a un bollino rosso chiaro come ampiamente atteso e dall'altro un covid che rallenta (ma continua a colpire). Accanto, la Liguria che si appresta ad affrontare le lunghe vacanze natalizie durante le quali avverrà presumibilmente il picco influenzale schierando un piano di rinforzo dei suoi pronto soccorso e ospedali e chiedendo il supporto degli ambulatori dei medici di famiglia sul territorio per gestire i casi meno gravi (i cosiddetti codici bianchi). (LEGGI QUI)

Da venerdì scorso, 16 dicembre, la Liguria è ufficialmente da bollino rosso (chiaro) per quanto riguarda i casi di virus influenzali. Secondo il rapporto numero 49 del 2022 di Influnet, la rete italiana di sorveglianza sull'influenza gestita dall'Istituto Superiore della Sanità a cui collaborano tutti i centri regionali, uscito venerdì 16 dicembre e relativo alla settimana dal 5 all'11 dicembre, la Liguria cambia colore e passa da arancione a rosso chiaro.



Il colore corrisponde all'incidenza dei casi di influenza rispetto alla popolazione totale e i colori variano dal verde - incidenza bassa - al rosso scuro - incidenza elevata. In particolare, il verde corrisponde a una incidenza sotto i 3,16 casi ogni mille, mentre il massimo livello (rosso scuro) corrisponde a 17,36 casi o superiori sempre ogni mille abitanti. Per il rosso chiaro, ovvero la situazione ligure attuale, l'incidenza dei casi è nella forbice tra i 14,38 e i 17,36 casi. Oltre si arriva appunto nella situazione peggiore: la massima intensità è stata superata in sei regioni italiane, tra cui peraltro compaiono tutte le confinanti alla Liguria ovvero Piemonte, PA di Bolzano, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo.  

Interessante anche l'analisi dei virus presenti, segnalati da Influnet: la crescita del numero di sindromi simil-influenzali, in queste prime settimane di sorveglianza - si legge nel report - è sostenuta oltre che dai virus influenzali anche da altri virus respiratori. Se il primo in questa classifica è il virus dell'influenza soprattutto di tipo A (38,9 per cento dei casi), vi è un 12 per cento dei campioni positivi all'RSV, ovvero al virus respiratorio sinciziale, un 3,2 per cento positivo al rhinovirus, un 7,2 per cento di positivi al covid.

E proprio il covid nella nostra regione vede al momento (dati di sabato 17 dicembre) 728 nuovi positivi e un totale di 555 ospedalizzati di cui 15 si trovano in terapia intensiva. "A fronte di questa ampia circolazione di virus influenzali e di altri virus di stagione il sars-cov2 - che provoca covid-19 come virus - è in decremento", ha spiegato a Primocanale il professor Giancarlo Icardi, direttore del dipartimento di Igiene dell'ateneo genovese. "Dopo il piccolo picco che abbiamo avuto intorno a ottobre e questo secondo picco avuto tra fine novembre e inizio dicembre, i dati sono già in calo e questo sia a livello locale ligure sia a livello nazionale", conferma Icardi.

"Gli altri virus influenzale e sinciziale stanno di nuovo alzando la testa e mettendo all'angolo il covid. Che continua però a circolare: ecco perché le due vaccinazioni anti covid e antinfluenzale sono i due presidi principali che abbiamo per garantirci un Natale in famiglia possibilmente senza ammalarci", conclude Icardi.

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