GENOVA - "I casi di influenza stanno aumentano in Liguria. Siamo passati da una situazione in cui eravamo identificati come regione verde, con meno di 3 casi ogni mille abitanti, a una regione gialla con 8-9 casi ogni mille abitanti" così a Primocanale Giancarlo Icardi, direttore del dipartimento di Igiene dell'Università di Genova e referente regionale dell'Istituto superiore di sanità fotografa la situazione influenzale in Liguria.
Dopo due anni e mezzo di pandemia ora l'attenzione è rivolta alla diffusione di quei sintomi influenzali o para influenzali che accompagnano tipicamente la stagione fredda. "Quando sarà il picco? Difficile dirlo, ci vorrebbe la sfera di cristallo - scherza Icardi -. Ci sono una serie di parametri che devono essere considerati come la diffusione dei sintomi, i contatti e anche l'aspetto meteorologico. Siamo in una fase di crescita di contagi. Il picco potrebbe essere a dicembre così come a gennaio o febbraio come avviene solitamente nelle stagioni influenzali".
Icardi aggiunge: "Ci stiamo avvicinando all'inverno e la situazione è diversa rispetto alle due stagioni precedenti. Ci eravamo assuefatti al Sars Cov 2 che tanti danni e disagi ha provocato sia da un punto di vista sanitario che economici e sociali".
Nel frattempo aumenta il numero di tamponi Covid positivi. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti è tornato sull'argomento e spinge affinché si rivedano le misure per chi accede agli ospedali: "I tamponi Covid negli ospedali vanno fatti solamente sui sintomatici, quando si arriva effettivamente con una crisi respiratoria o una patologia correlata al Covid, è inutile farlo a un paziente che arriva in ospedale con il ginocchio gonfio e i vaccini fatti" precisa Toti. "Negli ospedali ci sono persone con malattie ben più infettive del Covid vicino ad altre persone senza saperlo, questo è il vero tema, il Covid non è l'unica malattia infettiva, sta arrivando un'ondata influenzale che probabilmente avrà effetti importanti".

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