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GENOVA - Le elevate temperature riscontrate di questo periodo hanno determinato una consistente fioritura nelle acque di Genova della cosiddetta "alga tossica", Ostreopsis Ovata, cui è seguita in via prudenziale una segnalazione di allerta 1 da parte del Comune di Genova. Segnalazione rivolta alla cittadinanza, ai gestori degli stabilimenti balneari presenti sul litorale cittadino e agli enti pubblici direttamente coinvolti.

L'alga in questione è capace di produrre una tossina - di per sé non letale - che può essere inalata se respirata vicino al mare (principalmente in prossimità della battigia) e determinare, in caso di contatto prolungato, la comparsa di alcuni sintomi, di diversa entità, a seconda del livello di esposizione: irritazione delle vie respiratorie, laringiti, bronchiti, congiuntiviti, talvolta con rialzo febbrile.

La struttura di Igiene e Sanità pubblica di ASL3, diretta dal dr. Giacomo Zappa, - in via prudenziale - suggerisce pertanto cautela, rivolta in particolare ai soggetti fragili o suscettibili nonché a coloro che risultano affetti da condizioni respiratorie, quali l'asma bronchiale, con particolare riguardo per i bambini e i soggetti anziani. Pur trattandosi di una tossina non letale, è comunque opportuna la giusta cautela in relazione al miglioramento dei dati, oggetto di monitoraggio, sino alla cessazione dell'allerta.

 

 

Per abbattere le liste d'attesa per esami delicati come quelli dell'endoscopia digestiva, in questi giorni Regione Liguria ha stanziato 2 milioni per le Asl e 1 milione per il privato. E si appresta a sentire i gastroenterologi per avere da loro indicazioni oltre a studiare come migliorare l'appropriatezza degli esami grazie all'aiuto di un sistema informatico con Liguria Digitale. 

Lo spiega l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola a Primocanale: "C'è una difficoltà nazionale e regionale sull'abbattimento delle liste d'attesa. Esiste un progetto a cui anche la Liguria aderisce nel tentativo di recuperare quel che si era accumulato nel biennio covid e smaltire il pregresso, e questo è stato in parte fatto, grazie a risorse non indifferenti". 

Le prossime azioni, spiega Gratarola, passano dall'aumento delle prestazioni a una riflessione sull'appropriatezza degli esami prescritti: "Da un lato cercheremo di aumentare l'offerta soprattutto nella diagnostica, l'anno scorso abbiamo messo in campo 9 milioni. Ma la macchina non è sufficientemente potente - i privati hanno risposto per 6 milioni su 9. Dall'altro dobbiamo agire  sull'appropriatezza cercando di eliminare esami che vengono fatti in maniera, appunto, non appropriata".

Pronti 3 milioni di euro totali in un settore particolarmente delicato: "E' provvedimento di giunta di questi ultimi giorni lo stanziamento di 2 milioni all'interno delle Asl e un altro milione per il privato legato all'endoscopia digestiva. Tra gli esami questi sono quelli più difficilmente prenotabili poiché non ci sono offerte sufficienti né nel pubblico né nel privato accreditato", spiega ancora l'assessore.

Conclude Gratarola con i prossimi passaggi: "Ho convocato in assessorato un tavolo coi gastroenterologi per avere da loro indicazioni. Per migliorare l'appropriatezza stiamo collaborando con Liguria Digitale per trovare un sistema informatico per aiutare il prescrittore nell'essere il più appropriato possibile".

 

GENOVA - Con una lettera indirizzata al prof. Alessandro Bonsignore, presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di GENOVA, 123 medici hanno chiesto che Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, venga "sottoposto a procedimento disciplinare dall'Ordine Professionale" .

La richiesta dei medici è supportata da un elenco di violazioni che, secondo i firmatari, sono state commesse dal celebre infettivologo. "Elenchiamo le violazioni alle più elementari norme del Codice Deontologico, a partire dal primo paragrafo del giuramento per cui il medico deve esercitare la professione in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento - hanno scritto nella richiesta i firmatari - contrastando ogni indebito condizionamento che limiti la libertà e l'indipendenza della professione e di curare ogni paziente con scrupolo ed impegno, senza discriminazione alcuna, promuovendo l'eliminazione di ogni forma di diseguaglianza nella tutela della salute".

Tra le accuse principali quella di "aver attaccato i colleghi che volevano informare i loro pazienti sui vantaggi e svantaggi della inoculazione definendoli cattivi maestri" e l'aver "insultato i colleghi che in scienza e coscienza trattavano i loro pazienti con farmaci tradizionali (antinfiammatori, idrossiclorochina, cortisonici, eparina) poi rivelatesi estremamente efficaci alla pari di stregoni esaltando allo stesso tempo le linee guida ministeriali (paracetamolo e vigile attesa) violando il principio che obbliga un medico a non farsi condizionare dalla burocrazia o da conflitti d'interesse".

Bassetti viene inoltre accusato di aver "propagandato la sicurezza e l'efficacia di un farmaco tutt'ora in via di sperimentazione (BionTech-Pfizer e Moderna)" oltre ad aver "ha offeso e denigrato illustri medici (Luc Montagnier per primo e per questo è stato condannato)" fino all'accusa di aver "prestato la propria immagine per pubblicità non di natura sanitaria (Facile Ristrutturare) ledendo il decoro dovuto alla figura del medico".

La replica di Bassetti: "Si sono fatti un gigantesco autogol. Verba volant scripta manent…Grazie davvero a tutti i 123! Non pensavo davvero si potesse arrivare a tanta bassezza scientifica, culturale e dentologica!!"