
Non si ferma la mobilitazione delle Officine Sampierdarenesi “Gianfranco Angusti” contro il progetto di trasferimento dei depositi chimici della Società Superba a Ponte Somalia. In un documento firmato dalla presidente Barbara Barroero, le Officine tornano a sollevare dubbi sull’iter autorizzativo, puntando il dito contro il nulla osta di fattibilità (Nof) rilasciato nell’ottobre 2023 dal Comitato Tecnico Regionale (CTR).
Nel documento, le Officine richiamano l’attenzione su un aspetto considerato “fondamentale ma spesso trascurato” nel dibattito pubblico: la decisione del CTR di concedere il Nof nonostante – secondo quanto emerge dagli atti – il gruppo di lavoro tecnico avesse evidenziato errori nei calcoli di sicurezza presentati dalla società proponente. Errori che, secondo la presidente Barroero, “avrebbero ridotto sensibilmente i livelli di sicurezza dell’impianto”.
Il nodo, però, si complica con le dichiarazioni rilasciate mesi dopo dallo stesso presidente del Comitato, che in sede di Consiglio regionale avrebbe affermato di aver firmato il via libera ritenendo che fosse il gruppo di lavoro ad aver commesso l’errore. Una valutazione, sottolinea Barroero, “mai verbalizzata né espressa ufficialmente fino a quel momento”.
“Chi ha sbagliato? Il gruppo tecnico o il presidente del CTR?” - si chiede la presidente delle Officine - perché nessuno ha approfondito questo evidente contrasto tra valutazioni tecniche e decisione finale? È una contraddizione che mette in discussione la credibilità dell’intero percorso autorizzativo”.
Le Officine chiedono ora che venga fatta chiarezza, in modo trasparente e pubblico. “Su una questione che riguarda la sicurezza del territorio e dei lavoratori portuali – conclude Barroero – non sono più ammissibili né silenzi né rinvii. È il momento delle risposte”.
IL COMMENTO
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