Il caos autostrade nella nostra regione mette in ginocchio anche le imprese che si occupano dei trasporti eccezionali e a cascata le aziende che spediscono e quelle che devono ricevere le merci. Ne sa qualcosa la Ignazio Messina che negli ultimi anni ha visto una riduzione del 30-40% di questi traffici.
"Dopo la caduta del ponte Morandi le restrizioni si sono fatte sempre più severe - spiega a Primocanale Ignazio Messina - tutti i lavori che oggi interessano le arterie che portano a Genova stanno creando grandi disagi. Sulla A7 limitazioni alle 44 tonnellate complessive, uguale sulla A10, da Livorno c'è lo stesso limite e se un'azienda vuole scegliere queste arterie deve fare uno studio di ingegneria impiegando molto tempo per avere un'autorizzazione. L'arteria più utilizzata è la A26 Gravellona Toce dove si può passare con 100 tonnellate di peso, fino 6 metri di lunghezza e 4 di altezza che indubbiamente crea meno problematiche. Ci sono due finestre alla settimana per scendere e salire. Si arriva bene fino a Genova Prà, se uno vuole arrivare nel porto di Sampierdarena c'è il problema con l'elicoidale porta solo 44 tonnellate quindi per i carichi eccezioni da Prà bisogna passare da sotto. Poi c'è il limite dimensionale del viadotto di Multedo sotto il quale si può passare solo con 4 metri e mezzo di altezza. Situazione davvero pesante, anche perché a volte accade che una spedizione già autorizzata per cui servono 30 giorni, quando lungo il percorso si trova ad essere fermata perché sono cambiati gli scenari. E quindi servono altri trenta giorni per avere un'altra autorizzazione per scegliere un'altra strada. Una situazione drammatica che ci sta creando un grande danno, abbiamo perso il 30-40 per cento di questi traffici che da tempo hanno smesso di venire a Genova, scegliendo la linea dell'Adriatico che è più lunga ma almeno più sicura".
Quindi una battuta sul porto di Genova. "Per quanto riguarda i mezzi eccezionali così e così e anche per quanto riguarda la nuova viabilità portuale che presenta alcuni problemi per alcune pendenze che il nuovo Ponte del Papa presenta. Dal punto di vista dei contenitori e dei rotabili, dopo un periodo di stagnazione del traffico, in genere si difende molto bene. La realizzazione del Terzo Valico sarà decisivo, renderà Genova ancora più competitiva".
E sulla nuova Diga: "Interessante lo sviluppo che il sindaco Bucci vorrebbe dare per realizzare la Fase B insieme alla Fase 1. Un progetto che potrebbe risolvere molti problemi non solo di accesso delle navi ma anche dare la possibilità con meteo avverse di utilizzare il porto di Genova.
IL COMMENTO
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