Porto e trasporti

In attesa del nuovo giudizio de Commitato tecnico regionale
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GENOVA - In una lunga intervista con il nuovo direttore marittimo della Liguria, l'ammiraglio Piero Pellizzari, affrontiamo alcuni temi chiave per il porto di Genova. Ci concentriamo sul trasferimento dei depositi costieri da Genova Multedo a ponte Somalia, La Capitaneria di porto fa parte del Comitato tecnico regionale, che ha stoppato il piano di sicurezza di Superba, chiedendo modifiche. Si attende la nuova riunione per sapere se le itegrazioni fornite da Superba saranno considerate sufficienti per un ok.

"Quello del CTR, il Comitato tecnico regionale, è un primo passaggio: è l’organo a livello tecnico di massimo livello, il quale ha dato delle indicazioni sul progetto, aspettiamo quelle che sono le risultanze sulla base delle integrazioni che ha fornito Superba, per poi passare agli step successivi che giocoforza seguiranno. Mi sembra che al di là di quello che il CTR deciderà, credo che questa sia un’altra questione che su cui la Capitaneria lavorerà molto, e sta già dando il proprio contributo. Cercheremo di trovare quelle che sono le soluzioni migliori per poter consentire questo transito".

C'è un'ordinanza della Capitaneria, di anni fa, che vieta i passaggio di navi con merci pericolose proprio nella zona di Sampierdarena. Il suo predecessore ha sempre detto che nulla è scolpito nella roccia, che quell’ordinanza si può modificare, si può cancellare, quindi tu ti prendono un po’ dalle sue labbra…

"Qui ci sono una serie di passaggi, ora c’è il momento del CTR, poi ce ne saranno altri che riguarderanno il comitato portuale, l’adeguamento, la Via nazionale che è stata richiesta e c’è il passaggio che comprende sicuramente anche noi, e ci sono tematiche di sicurezza e ambientali, che devono essere assolutamente rispettate e c’è anche la compatibilità con i traffici e con le attività che sono presenti, e qui arriviamo all’ordinanza. Quell’ordinanza riguarda un determinato momento storico in cui esisteva un Porto Petroli e Sampierdarena che svolgeva determinate cose, ma nel momento in cui noi ci trovassimo di fronte a tutta quella serie di passaggi di cui abbiamo parlato, con la realizzazione a ponte Somalia dei depositi, dovremmo chiaramente rivalutare quelle che sono le esigenze, per rendere compatibili le attività con questo, ma sulla base di tutti quei passaggi di cui abbiamo detto prima. Quell’ordinanza si basava, ripeto, su una situazione di quel momento storico, dove c’era un porto petroli che sta ancora a Multedo, quindi ha un senso che sia in vigore oggi".