Porto e trasporti

Oggi abbiamo il sistema autostradale più vecchio d'Europa, risale ai primi anni Settanta. Nei prossimi vent'anni raggiungeranno una fase critica
2 minuti e 8 secondi di lettura

GENOVA - Il tema della Gronda continua a far discutere. Nei giorni scorsi il ministro Matteo Salvini ha un po' sorpreso tutti: "La Gronda è la priorità. Stiamo lavorando giorno e notte per farla partire, certo non è facile perché il progetto è datato e va aggiornato su tanti fronti".

Il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, intervistato a Primocanale, torna sull'argomento e rilancia.

"Non è possibile fare una revisione del tracciato della Gronda il problema è che anche un nuovo progetto richiederebbe tempi lunghi, almeno 5-6 anni solo di progettazione. Parliamo dell'opera più complessa d'Europa in ambito autostradale".

Il sondaggio Tecnè per Primocanale ha evidenziato come per il 38% dei genovesi la gronda non verrà realizzata, mentre il 28% pensa che sarà realizzata entro i prossimi 15 anni. Il 7% pensa invece che sì verrà realizzata ma che ci vorranno più di 15 anni. Infine un 26% non si esprime.  

Il viceministro Rixi spiega: "Tutte le cose che si rinviano sempre non generano fiducia nella popolazione. Si parla di quest'opera da moltissimo tempo, la prima ipotesi è degli anni Ottanta. L'Italia anziché schiacciare sull'acceleratore ha schiacciato sul freno. Gli ultimi progetti risalgono al 2017, poi l'iter si è fermato. Oggi abbiamo il sistema autostradale più vecchio d'Europa, risale ai primi anni Settanta. Nei prossimi vent'anni raggiungeranno una fase critica, in parte alcune opere dovranno essere demolite e poi ricostruite, questo presuppone che dovranno essere realizzati in parte dei bypass alternativi altrimenti il rischio è che tra vent'anni lasceremo una situazione infrastrutturale di completa decadenza. I materiali infatti hanno una decadenza che fa sì che hanno una vita utile oltre alla quale continuare a mantenerli porta con sé oltre a costi alti anche dei rischi statico-dinamici importanti".

Rixi aggiunge: "Cosa facciamo adesso? Noi abbiamo chiesto alla Commissione Europea di non cantierizzare nel periodo di maggior flusso autostradale. Autofiori è quella più indietro e ci sono grossi problemi anche sulla A6 tra Altare e Savona. Il sistema infrastrutturale liguri è il più complesso d'Europa (per quanto riguarda autostrade e ferrovie ndr)".

Il viceministro precisa: "Considerando anche la rete Anas abbiamo gli investimenti pro capite più alti d'Italia. Il problema è che gli Appennini li dobbiamo bucare. Geologicamente è difficile perché le Alpi si inseriscono con gli Appennini. E' un tema di progettazione particolarmente complesso. Stiamo lavorando per migliorare la rete Anas nel savonese e nell'imperiese. Abbiamo l'adeguamento dell'Armo-Cantarana, un lavoro che si può fare in 4-5 anni e che consentirebbe alla provincia di Imperia di avere uno sbocco oltre l'Appennino. Altri opere di potenziamento della rete sono ipotizzabili nel savonese per oltrepassare il collo di bottiglia a Sassello" conclude Rixi.