LA SPEZIA - In questa ottava edizione di Sea Future, dedicata alla blue economy e che ha registrato un grande successo in termini di presenze, di operatori partecipanti e livello dei contenuti, l’Autorità di Sistema Portuale ha contribuito alla realizzazione della sessione convegnistica Green & Blue Innovation Hub, per focalizzare l’attenzione sulle iniziative e sui progetti in corso: dal cold ironing, al rapporto città-porto, ai progetti in tema di economia circolare, tra cui il Prisma-Med, alle attività in corso per la transizione energetica del sistema portuale.
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale (AdSPMLO) ha portato all’attenzione della convention internazionale di Sea Future 2023 la complessità portuale in termini di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità.
Nel dibattito sul cold ironing, cui ha preso parte il Viceministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Edoardo Rixi, il Presidente Mario Sommariva ha sottolineato l’importanza di un’azione verso l’UE tesa a svincolare i fondi PNRR dagli aiuti di Stato, che ne limitano se non impediscono, l’utilizzo necessario alla realizzazione delle opere di sviluppo sostenibile dei porti. Ha anche sottolineato la necessità di stimolare gli armatori all’uso del cold ironing, affiancando all’azzeramento delle accise e all’eliminazione degli oneri di sistema, ulteriori misure che chiariscano la trasparenza della gestione dell’erogazione energetica elettrica alle navi.
Durante la sessione dedicata alle relazioni Porto-Città, con le conclusioni dell’Assessore Regionale Giacomo Giampedrone che ha sottolineato il supporto della Regione Liguria alle azioni che l’AdSP sta portando avanti, il Segretario Generale Federica Montaresi ha illustrato come l’Autorità di Sistema Portuale stia lavorando alla trasformazione del porto in stretta relazione con la città, con un focus sulla rigenerazione urbana, ma soprattutto sulla transizione energetica in un’ottica di integrazione coi processi di digitalizzazione. “Il progetto di elettrificazione delle banchine, in particolare, è stato pensato sia per il porto turistico che per quello commerciale. I prossimi anni saranno anni di grande trasformazione per la città e per il porto che sempre di più dovranno crescere e migliorarsi integrandosi a vicenda. Il settore crocieristico sta dimostrando una forte propensione verso una maggiore sostenibilità ambientale, motivata anche dal mutato atteggiamento verso l’ambiente da parte dei passeggeri. I progetti innovativi che stiamo concretizzando vanno dalla realizzazione di un impianto di produzione, stoccaggio e distribuzione dell’idrogeno verde, alla messa a disposizione di colonnine di ricariche per i mezzi elettrici, utili a dare una risposta agli operatori che lavorano nel porto. Con Terna andremo a contrattualizzare il collegamento alla rete nazionale; il fabbisogno che abbiamo stimato è di 110 MW per poter soddisfare tutte le esigenze in termini energetici che deriveranno dagli investimenti e dalla crescita del porto. Attenzione massima verrà data anche alle fonti rinnovabili per la produzione di energia”.
Si è parlato anche di CER, ovvero delle Comunità Energetiche Rinnovabili, un importante passo da compiere al fine del processo di decarbonizzazione che riguarderà il porto ma anche la città, due soggetti che, una volta approfondito il procedimento amministrativo, lavoreranno congiuntamente per produrre e condividere energia rinnovabile a costi vantaggiosi, riducendo le emissioni di CO2 e lo spreco energetico. Nel panorama complessivo relativo agli interventi legati ad una maggiore sostenibilità della movimentazione delle merci, spicca la strategicità del Centro Unico per i Servizi alla merce di Santo Stefano Magra e l’intero sistema retroportuale con i suoi magazzini e centri logistico -doganali, fondamentali per la gestione dei traffici. “L’obiettivo - spiega il Segretario Generale - è quello di creare altri 2.000 treni da aggiungere agli 8.000 che sono annualmente composti a Spezia Marittima”.
Sea Future 2023 è stata l’occasione anche per parlare di alcuni progetti sviluppati negli ultimi anni dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale nel campo della blue economy. Tra questi, il progetto PRISMA-MED ha sperimentato con successo modalità innovative di gestione delle diverse tipologie di rifiuti prodotti e/o raccolti in mare, per la maggior parte, da pescatori e diportisti nautici, attraverso una proficua attività di consultazione degli stakeholders coinvolti e l’installazione di due eco-isole presso la banchina Thaon di Revel.
IL COMMENTO
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