Porto e trasporti

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GENOVA - Paolo Emilio Signorini, presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale: "Mi colpisce la storia della grande Repubblica di Genova che ci fa andare indietro di mille anni in cui questa città ha avuto momenti incredibilmente importanti. Ci sono stati personaggi che si sono assunti decisioni sfidanti, importanti e anche pericolose che hanno fatto sì che oggi siamo qui a parlare di come fare a permettere al porto di continuare a essere determinante". Il presidente Signorini ripercorre le tappe storiche recenti del porto di Genova con i lavori dell'attuale diga risalenti a 100 anni prima. Poi mostra come il gigantismo delle navi ha cambiato la storia navale e per questo che Genova ha voluto la nuova diga.

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"Dobbiamo garantire un futuro al nostro mare, ai trasporti, alle merci - spiega ancora Signorini -. E' una scommessa fondata anche per la quantità di mole di traffico di merci che i dati mostrano. Il corridoio Reno-Alpino vede otto porti cruciali: sette sono del Nord Europa, uno solo è del Mediterraneo ed è Genova. L'Europa dice che il porto necessità di miglioramenti delle aree portuali sia lato terra che marittimo. La diga è necessaria. Sono fondamentali anche le altre opere collegate. Questo ci permette di dire che alla fine degli anni '20 inizio '30 assisteremo alla più grande rivoluzione trasportistica avvenuta in Europa negli ultimi 150 anni. Quest'opera è stata sostenuta trasversalmente da tutte le forze politiche. E' un'opera pluriennale e rientra in una delle 10 opere prioritarie inserite nel Pnrr. Non si fa solo la diga ma sono necessari investimenti di accessibilità viaria, ferroviaria e di mitigazione ambientale. L'obiettivo è arrivare a novembre del 2026 con l'opera pronta, e contiamo di arrivarci" conclude Signorini.