Porto e trasporti

Le tre regioni chiedono inoltre di impegnarsi a concludere il percorso di "azzonamento di dettaglio delle aree afferenti alla Zona Logistica Semplificata Porto e retroporto di Genova, anche attraverso il coinvolgimento degli Enti territoriali interessati
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GENOVA - "Il Governo concluda celermente il percorso amministrativo di riforma delle Zone Logistiche Semplificate e la nomina, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, del commissario straordinario della Zls 'Porto e retroporto di Genova', ultimo tassello per la piena operatività della zona". È una delle richieste dei presidenti delle Regioni Liguria, Lombardia e Piemonte, Giovanni Toti, Attilio Fontana e Alberto Cirio, in una lettera congiunta firmata a Genova al termine della quinta edizione degli 'Stati generali della logistica del Nord Ovest'.

"In Piemonte si incrociano il corridoio Mediterraneo, con la Torino-Lione, e quello Reno-Alpi con il Terzo valico, rendendo questo territorio il cuore dell'Europa e della movimentazione logistica delle merci - sottolinea Cirio -. Per questo stiamo lavorando allo sviluppo degli interporti e molti operatori internazionali stanno acquistando aree, nella zona dell'Alessandrino e del Novarese, da destinare alla logistica".

Fontana sollecita il Governo ad "accelerare l'istituzione delle ZLS" visto che "coordinare ed attuare politiche sulla logistica e l'intermodalità è vantaggioso per tutti: per la Lombardia con i suoi terminal intermodali/interporti, gli aeroporti, i porti e per il sistema dei porti liguri che rappresentano un approdo strategico per gli scambi commerciali europei e dell'area mediterranea".

Anche Toti sollecita "un intervento del Governo sulla ZLS. Viviamo 36 ore storiche per la logistica del Nord Ovest. Domani la posa della prima pietra della nuova Diga di Genova si calerà perfettamente in questa logica, con l'avvio di un'opera dalla grande complessità tecnologica".

Presente anche il presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure occidentale Paolo Emilio Signorini, che spiega: "Negli ultimi sette anni il Nord Ovest italiano è stato protagonista della più grande 'rivoluzione logistica' mai avvenuta prima nella storia del nostro Paese: nel 2032 avremo un'integrazione dei trasporti con l'Europa mai sperimentata da qualsiasi Paese europeo. Sono in corso 50 miliardi di euro di investimenti infrastrutturali collegati tra Terzo Valico, Tav, Gottardo e Brennero, sono opere straordinarie che cambieranno la storia del Paese".

"Quando gli svizzeri scommettono sul porto di Genova vuol dire che siamo vicini a un grande risultato, nel nostro porto nell'ultimo anno due operatori hanno investito 700 milioni di euro nell'attività terminalistica. Non è un azzardo, sanno che il risultato è vicino - conclude Signorini -. Abbiamo dei competitor straordinari in Europa ma rispetto a quando siamo partiti sette anni fa, lo scenario di fondo ci induce a esser molto ottimisti".

In più, nell'impegnativa interregionale, emerge la necessità di avviare la composizione di un quadro unitario del sistema retroportuale, interportuale e di aree-polmone afferenti i porti liguri che integri i terminal intermodali in sviluppo e che tenga conto delle potenzialità di crescita del Porto di Savona-Vado in connessione con il naturale sistema retroportuale. Le tre regioni chiedono inoltre di impegnarsi a concludere il percorso di "azzonamento di dettaglio delle aree afferenti alla Zona Logistica Semplificata Porto e retroporto di Genova, anche attraverso il coinvolgimento degli Enti territoriali interessati; di riconoscere nell'avvio dei lavori di realizzazione della nuova diga foranea di Genova-Sampierdarena il definitivo salto di qualità e competitività internazionale del porto di Genova, terminale del corridoio Reno-Alpi in corso di revisione ed ampliamento; di dare atto che l'intervento in via di completamento di realizzazione del Terzo Valico dei Giovi debba trovare sistematica integrazione grazie alle opere di valico verso l'area di mercato contendibile, al completamento e potenziamento del sistema degli accessi e delle connessioni, ai quadruplicamenti, alla conseguente separazione dei servizi ferroviari lenti e veloci lungo le tratte quadruplicate per consentire il potenziamento e la velocizzazione delle relazioni interregionali Genova-Milano e Genova-Torino, all'aumento delle corse veloci da Genova verso Roma per superare l'isolamento della Liguria affetta da un sistema autostradale che necessita ancora di profondi interventi di adeguamento; vedere attuato attraverso il nuovo Piano Regolatore Portuale dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale un sistema retroportuale digitale, competitivo e sistemico".

Le regioni chiedono inoltre di "sostenere il percorso di costituzione dell'interporto di Santo Stefano di Magra (La Spezia); farsi parte attiva presso il Ministero per istituire uno o più tavoli di monitoraggio degli interventi infrastrutturali di particolare rilevanza sulla rete stradale gestita da Anas e su quella oggetto di concessione all'interno dei territori; garantire la più ampia disponibilità a collaborare con la Cabina di Regia del sistema logistico del Nord Est per massimizzare le sinergie tra le Regioni e le Province Autonome coinvolte dal pieno sviluppo del corridoio Mediterraneo".

A chiudere l'importante giornata per la logistica il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi. "Il ruolo di regioni come Liguria, Piemonte e Lombardia sarà sempre più decisivo per l’economia del nostro Paese. Tra collegamento Tav e Terzo Valico, la maggior parte delle merci movimentate in Europa sull’asse Lisbona-Kiev passerà a breve dal Nord-Ovest - continua il viceministro ligure -. Il porto di Genova sarà lo sbocco naturale verso le rotte marittime trans-europee. La Zona Logistica Semplificata può essere un valore aggiunto. Di recente si è conclusa la mappatura delle aree interessate per permettere alle imprese di avere procedure semplificate e agevolazioni fiscali, incrementando così la produttività del Paese".

 

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