GENOVA - In vista della redazione del nuovo piano regolatore portuale di Genova, che prenderà forma nel 2023 per essere chiuso a metà 2024, forse l'ultimo atto del presidente del porto Paolo Emilio Signorini, il cui secondo mandato non rinnovabile scade in quel periodo, abbiamo ragionato con lui durante "Terrazza incontra la portualità ligure", sul tema della possibile realizzazione di un terminal crociere al terminal Sech di Genova: "Le crociere sono sicuro che avranno molto sviluppo, tutto gli indicatori ci dicono che crociere e nautica da diporto avranno sviluppo, quindi è giusto scommetterci e allora uno dice il SECH, che ovviamente è posizionato bene, compete con altre almeno due funzioni estremamente performanti del porto che sono i container e i ro-ro, quindi vedremo se è possibile concentrare queste attività in altri comparti, è un’opzione che si terrà in conto".
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"Trovo riduttivo che Genova parli dello spostamento dei depositi come di una seccatura, per il ricollocamento di un’attività, si parla di opzione zero... ma questa è una visione molto minimalista in tutti i porti del mondo la chimica e centrale. Noi possiamo immaginare che per ragioni di spazi, ambientali, non sia possibile potenziare più di tanto la chimica a Genova, questo è uno dei ragionamenti che si fa, però farei il ragionamento dello spostamento in questo in quell’ottica" ha chiuso Signorini.
IL COMMENTO
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