Porto e trasporti

Secondo le indiscrezioni raccolte da Primocanale si va verso nuovi assetti societari
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GENOVA - Rivoluzione in vista per il terminal Sech di Genova, che si trova nel porto storico di Sampierdarena proprio di fronte al terminal crociere e traghetti. Non è un segreto che Costa crociere stia cercando da tempo una collocazione per uno nuovo terminal, abbandonata l’ipotesi di calata Gadda. Inoltre il presidente del porto di Genova Paolo Emilio Signorini, nell’ultima intervista rilasciata a Primocanale prima di Natale, ha parlato di una possibile destinazione integrale del bacino di Sampierdarena alle crociere e ai traghetti anche in vista dei nuovi spazi a mare che si libereranno con la realizzazione della nuova diga.

Secondo le indiscrezioni raccolte dal Primocanale, Costa crociere e Grimaldi starebbero per acquistare la società che gestisce il terminal SECH, che fa parte di PSA ed è guidata da Giulio Schenone, per poter così subentrare nella concessione da poco rinnovata per altri 25 anni, poter realizzare un terminal crociere e, in promiscuità, anche utilizzare il terminal per i traghetti.

Ovviamente le attività svolte al terminal SECH (dove oggi si movimentano container con circa 2-300mila teu all’anno e un'occupazione di circa 200 persone) non scomparirebbero ma si trasferirebbero nell’area di Pra' già di PSA, che verrebbe così ampliata secondo un progetto attualmente allo studio di fattibilità, utilizzando un accosto già esistente ma inutilizzato, da riempire verso mare e da proteggere con una piccola diga, senza peraltro andare a interferire con il quartiere che non verrebbe impattato in modo consistente dall’espansione del terminal di Pra'. Così a luglio del 2022 parlò a Primocanale Giulio Schenone, sull'ipotesi crociere al Sech GUARDA L'INTERVISTA

Si andrebbe così a chiudere il cerchio che vede il bacino di Sampierdarena interamente dedicato a crociere e traghetti. Il tutto anche in vista del nuovo piano regolatore portuale che verrà disegnato nel 2024 per essere approvato a metà 2024, prima dell'uscita di scena del presidente Signorini, il cui mandato scadrà e non sarà più rinnovabile.