Porto e trasporti

La formazione, spiega il console Antonio Benvenuti, sarà fondamentale e va fatta per tempo
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GENOVA - Il nuovo piano regolatore portuale che vedrà la luce tra il 2023 e la metà del 2024, quando dovrebbe andare in approvazione, i lavori della nuova diga di Genova e i riempimenti che dovrebbero fare del porto storico di Sampierdarena il secondo grande terminal contenitori insieme a Psa di Prà, fanno muovere il pallottoliere alla Culmv, sempre più affamata di uomini, con i calcoli di quello che sarà il fabbisogno di braccia quando, si prevede, i contenitori potrebbero crescere del 40%. (ASCOLTA LE PREVISIONI DEL PRESIDENTE DEL PORTO SIGNORINI)

 

I dati del 2022 complessivi hanno visto un più 1,7 per cento di giornate lavorate ma andando a guadare gli avviamenti nel settore contenitori degli ultimi 4 mesi, ecco che spunta un meno 6,5 per cento, tendenza che prosegue a gennaio. Ma non sapendo come evolverà il mercato, inficiato da Covid in Cina e guerra in Ucraina, si guarda al futuro e alle nuove opere che interesseranno il porto di Genova, come la nuova diga e i riempimenti di Sampierdarena: "Si parla di un possibile più 40% di teus movimentati - spiega il console Antonio Benvenuti - il che per noi sicuramente potrebbe significare un grande lavoro, in prospettiva, e già quest'anno andranno in pensione circa 50 persone, già dunque oggi ci mancherebbero circa 100 uomini a cui se ne potrebbero aggiungere altri 100, in conseguenza proprio di queste grandi opere. Ma attenzione, bisogna formarli per tempo perchè le professionalità richieste sono sempre più specifiche, non posso mettere persone di 50 anni a fare determinati lavori in banchina. Quindi ne dovremo parlare per tempo con Autorità portuale e Ministero, per non farci cogliere impreparati".