"Convertire entro 10 anni l'intero assetto produttivo dell'ex Ilva alle tecnologie di ultimo grido, sia come efficienza che attenzione ambientale, per la produzione di acciaio è certamente un obiettivo sfidante e affascinante, che una moderna nazione deve perseguire. Al contempo, non possiamo non condividere le preoccupazioni sollevate dai sindacati circa le prospettive a breve e medio termine. I progetti sono molto complessi, con innumerevoli varianti, molte delle quali indipendenti dalla possibilità di governo da parte delle istituzioni." Queste le dichiarazioni dell'assessore allo Sviluppo economico della Liguria Andrea Benveduti, al termine del vertice romano al Mise organizzato dal ministro Giorgetti.
"Occorre perciò riflettere con serenità e pragmatismo, in particolare sulla realtà genovese, - prosegue Benveduti - "su come sostenere l’occupazione dell’esistente e svilupparne di aggiuntiva, magari utilizzando parte delle importantissime aree che ragionevolmente si potranno continuare a ritenere inutilizzate".
Al tavolo di Roma ha partecipato anche il governatore della Liguria Giovanni Toti, il quale ha sottolineato la particolarità e la peculiarità della situazione di Genova, regolata da un Accordo di Programma che ha forza di legge e che determina i livelli occupazionali dello stabilimento di Cornigliano, con l’utilizzo delle aree da parte dello stesso, insieme agli altri aspetti dell’impianto produttivo.
IL COMMENTO
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