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GENOVA - Secondo capitolo del nostro tentativo di capire se l’Autorità di regolazione dei trasporti, nell’ambito in particolare del caos autostrade che soffoca la Liguria dal 2018, possa intervenire in qualche modo per salvaguardare gli interessi degli utenti vessati da cantieri e code. Abbiamo già visto quali sono le sue competenze (LEGGI QUI) ora vediamo quali sono i suoi poteri. Ma prima ancora scopriamo che i due unici membri del consiglio sono liguri, Carla Roncallo, ex numero uno del porto della Spezia, e Francesco Parola, ex membro - indicato dalla Regione - del comitato di gestione del porto di Genova-Savona. Il presidente dal 2020 è Nicola Zaccheo, che nel 2019 è stato nominato Presidente di ENAC. È diventato anche Presidente del Comitato Interministeriale per la Sicurezza del Trasporto Aereo e degli Aeroporti. In precedenza, è stato amministratore delegato di varie aziende private nel settore Aerospaziale.

 

Ma torniamo ai poteri dell’Agenzia della regolazione dei trasporti, di cui selezioniamo le parti che riguardano le autostrade:
proporre all’amministrazione competente la sospensione, la decadenza o la revoca degli atti di concessione qualora sussistano le condizioni previste dall’ordinamento;
• richiedere a chi ne è in possesso, le informazioni e l’esibizione dei documenti necessari per l’esercizio delle sue funzioni, nonché raccogliere dichiarazioni, da qualunque soggetto informato;
svolgere ispezioni presso i soggetti sottoposti alla regolazione, mediante accesso a impianti, mezzi di trasporto e uffici, se sospetta possibili violazioni della regolazione negli ambiti di sua competenza
• ordinare la cessazione delle condotte in contrasto con gli atti di regolazione adottati e con gli impegni assunti dai soggetti sottoposti a regolazione, disponendo opportune misure di ripristino;
rendere obbligatori gli impegni proposti dalle imprese per la rimozione delle contestazioni avanzate dall’Autorità, applicando, in caso di inottemperanza, una sanzione fino al 10% del fatturato dell’impresa interessata;
valutare reclami, istanze e segnalazioni presentati da utenti e consumatori, singoli o associati, in ordine al rispetto dei livelli qualitativi e tariffari da parte dei soggetti esercenti il servizio sottoposto a regolazione, ai fini dell’esercizio delle sue competenze;
• disciplinare, con propri provvedimenti, le modalità per la soluzione non giurisdizionale delle controversie tra gli operatori economici che gestiscono reti, infrastrutture e servizi di trasporto e gli utenti o i consumatori mediante procedure semplici e non onerose anche in forma telematica;
irrogare sanzioni amministrative pecuniarie, fino al 10% del fatturato, nei confronti delle imprese che:
i. non osservano i criteri per la formazione e l’aggiornamento di tariffe, canoni, pedaggi, diritti e prezzi sottoposti a controllo amministrativo;
ii. violano la disciplina relativa all’accesso alle reti e alle infrastrutture o le condizioni imposte dalla stessa Autorità;
iii. non ottemperano agli ordini e alle misure disposti dall’Autorità.
• applicare sanzioni amministrative pecuniarie, fino all’1% del fatturato dell’impresa, qualora:
i. i destinatari di una richiesta dell’Autorità forniscano informazioni inesatte, fuorvianti, incomplete, ovvero non forniscano le informazioni nel termine stabilito;
ii. i destinatari di un’ispezione rifiutino di fornire ovvero presentino in modo incompleto i documenti aziendali, nonché rifiutino di fornire o forniscano in modo inesatto, fuorviante o incompleto i chiarimenti richiesti;
• irrogare sanzioni amministrative pecuniarie per l’inosservanza di propri provvedimenti o per la mancata ottemperanza alle richieste di informazioni a quelle connesse all’effettuazione dei controlli, o nel caso in cui le informazioni e i documenti non siano veritieri. In fase di prima applicazione le sanzioni amministrative sono determinate secondo le modalità e nei limiti di cui all’articolo 2 della legge 481/1995. L’ammontare riveniente dalle predette sanzioni è destinato ad un fondo per il finanziamento di progetti a vantaggio dei consumatori dei settori dei trasporti, approvati dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, su proposta dell’Autorità;
• fornire segnalazioni e pareri sulle delibere delle amministrazioni pubbliche e degli enti strumentali circa la congruenza di tali delibere con la regolazione economica.


Insomma, tanti paiono i poteri, potenziali, nell’ambito del caos autostrade della Liguria. (… continua).

GENOVA - Chi può fare qualcosa per garantire un servizio migliore per gli utenti delle autostrade liguri, alle prese quotidianamente e dal 2018 con code e cantieri a non finire? Chi ha il potere di imporre qualcosa ai concessionari che da anni imperano senza nulla concedere in fatto di pedaggi (a parte qualche sconto o esenzione, durati pochi mesi, e mai nel tratto di A12 gestito da Salt del gruppo Gavio), anzi aumentandoli? Cerchiamo di capire che cosa fa l’Autorità di regolazione dei trasporti che è competente nel settore dei trasporti e dell’accesso alle relative infrastrutture e ai servizi accessori. E' stata istituita nel 2011. Leggiamo sul sito ufficiale che le sono assegnate le seguenti funzioni:

  • garantire, secondo metodologie che incentivino la concorrenza, l’efficienza produttiva delle gestioni e il contenimento dei costi per gli utenti, le imprese e i consumatori, condizioni di accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture ferroviarie, portuali, aeroportuali e alle reti autostradali, fatte salve le competenze dell’Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali, e alla mobilità dei passeggeri e delle merci in ambito nazionalelocale e urbano, anche collegata a stazioni, aeroporti e porti;
  • definire, se ritenuto necessario in relazione alle condizioni di concorrenza effettivamente esistenti nei singoli mercati dei servizi dei trasporti nazionali e locali, i criteri per la fissazione di tariffecanoni e pedaggi;
  • verificare la corretta applicazione, da parte dei soggetti interessati, dei criteri come sopra fissati;
  • stabilire le condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto nazionali e locali connotati da oneri di servizio pubblico, individuate secondo caratteristiche territoriali di domanda e offerta;
  • definire, in relazione ai diversi tipi di servizi e infrastrutture, il contenuto minimo degli specifici diritti, anche di natura risarcitoria, che gli utenti possono esigere nei confronti dei gestori dei servizi e delle infrastrutture di trasporto e dirimere le relative controversie, fatte salve le ulteriori garanzie che accrescano la protezione degli utenti che i gestori dei servizi e delle infrastrutture possono inserire nelle proprie carte dei servizi;
  • definire gli schemi dei bandi delle gare per l’assegnazione dei servizi di trasporto in esclusiva e delle convenzioni, da inserire nei capitolati delle medesime gare, e stabilire i criteri per la nomina delle commissioni aggiudicatrici (...)
  • nel settore autostradale, stabilire, per le nuove concessioni, sistemi tariffari dei pedaggi basati sul metodo del price cap, con determinazione dell’indicatore di produttività X a cadenza quinquennale per ciascuna concessione. Definire gli schemi di concessione, da inserire nei bandi di gara relativi alla gestione o costruzione, gli schemi dei bandi relativi alle gare cui sono tenuti i concessionari autostradali per le nuove concessioni e gli ambiti ottimali di gestione delle tratte autostradali; (...)

Da questa prima analisi scopriamo che ci sono diverse competenze in tema di concessioni autostradali, qualità del servizio, pedaggi. Ma realmente se ne sta occupando? ... (continua)

 

BRUGNATO - Don Mario Perinetti è presidente di una rsa di Brugnato, in val di Vara, "servita" dal gruppo Salt (Gavio), che gestisce la tratta di A12 tra Sestri Levante e Sarzana, la seconda più cara d'Italia dopo la Valle d'Aosta. Sono circa 140 gli ospiti della struttura, che vengono visitati dai parenti quando possibile, parenti che restano, come tutti, in coda e percorrono km e km di cantieri con birilli a terra, slalom pericolosi da un lato all'altro. E' un altro aspetto del disagio di chi è vittima del caos autostrade, che Primocanale continua a documentare quotidianamente:

"E' un calvario, tutti i giorni - spiega Don Perinetti - siamo stati lasciati soli dai politici che hanno dimenticato questo nostro territorio, la val di Vara in particolare. Oggi ce ne sono sempre meno di politici eletti, almeno prima per prendere voti si impegnavano un po' di più, oggi nulla. E noi continuiamo a fare viaggi pericolosi, io ho paura quando mi vedo i camion che arrivano in senso opposto, a causa delle carreggiate uniche a doppio senso di marcia. E poi noto spesso birilli per km e km e non c'è nessuno che lavora" si sfoga don Perinetti. "Senza considerare che i pedaggi sono esosi" basta ricordare gli 8,20 euro che si spendono tra Sestri Levante e Sarzana, per 58 km, 16.40 andata e ritorno. In quali condizioni, per quale servizio?

Sempre più efficienti le operazioni di manovra ferroviaria nel Porto di Spezia grazie alla collaborazione tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure OrientaleCIRCLE Group, l’ATI Mercitalia Shunting Terminal - La Spezia Shunting Railways, il partner tecnologico Binary System.

Il progetto, sviluppato anche grazie alle attività svolte nell’ambito dei due progetti europei FENIX - European Federated Network of Information eXchange in LogistiX e I RAIL, rende possibile, attraverso uno scambio di informazioni interoperabile ed efficiente, la pianificazione delle operazioni di manovra nel comprensorio ferroviario della Spezia, che racchiude i binari interni al porto e le stazioni di Marittima, Migliarina e S. Stefano di Magra. Tutto nel rispetto dei vincoli operativi, dei parametri di sicurezza e delle esigenze degli stakeholder coinvolti, e l’eventuale ripianificazione delle stesse in caso di ritardi, cancellazioni o treni straordinari.

Federica Montaresi, Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, commenta: “Con il progetto comunitario FENIX abbiamo aggiunto una ulteriore innovazione al nostro servizio ferroviario, che permetterà di ottenere più efficienza nella gestione dell’ultimo miglio. La ferrovia, che già rappresenta l’elemento caratterizzante del nostro sistema portuale, grazie alla digitalizzazione di alcuni processi come quelli relativi alla manovra, sarà ancora più performante e ci permetterà di offrire servizi migliori ai nostri operatori. Tutto questo grazie anche alla proficua collaborazione del Gestore della Manovra ferroviaria del comprensorio della Spezia, della società Circle e di tutti gli operatori ferroviari”.

 

GENOVA - Il traffico globale internet viaggia per il 97% attraverso cavi sottomarini, usando "530" tracce, con 1 milione e 300mila km di cavi destinati a crescere per la crescente domanda di dati. Alcune informazioni che rendono l'idea di quanto sia chiave il ruolo di Genova che è diventata il nuovo porto digitale per il traffico internet globale. Qui sta per essere posato il mega cavo sottomarino che rappresenta la dorsale del progetto. Collegherà l’Italia con la Francia, la Grecia e Israele, con varie diramazioni nel Mediterraneo. 

Con la posa del nuovo cavo sottomarino di telecomunicazione, da parte di Sparkle, e il suo approdo nell’infrastruttura Genova Landing Platform, la città si appresta a diventare uno snodo fondamentale per il traffico Internet tra Europa, Africa, Medio Oriente e Asia entrando nella mappa dei principali internet hub mondiali

Il cavo BlueMed fa parte del più ampio progetto Blue Submarine Cable System lanciato nel 2021 in collaborazione con Google e altri operatori.

Con quattro coppie di fibre e una capacità trasmissiva iniziale di oltre 25 Terabit al secondo (Tbps) per coppia, il cavo offrirà collegamenti Internet ad alta velocità e soluzioni di connettività ad alte prestazioni a Internet Service Provider (ISP), carrier, operatori di telecomunicazioni, fornitori di contenuti, imprese e istituzioni.

La posa è iniziata il 31 gennaio con la stesura della diramazione in Sardegna (Golfo Aranci) ed è proseguita il 9 febbraio con l’approdo a Pomezia, sul litorale romano. Grazie a BlueMed, Roma torna ad affacciarsi direttamente sulle direttrici di comunicazione intercontinentali a cento anni dalla posa del cavo Anzio - New York - Rio de Janeiro - Buenos Aires.