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GENOVA - "L'intero sistema delle concessioni autostradali verrà rivisto entro quest'anno" la notizia arriva dal ministro alle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini a Genova per la cerimonia del cantiere zero del tunnel sub-portuale (leggi qui)

"Sto lavorando con i tecnici del ministero sulla intera revisione del sistema delle concessioni per arrivare all'obiettivo finale di garantire le manutenzioni necessarie senza gravare sull'aumento di pedaggio e quindi senza gravare sulle tasche dei cittadini - spiega Salvini -. Ci sono le concessioni autostradali che legittimamente hanno utili miliardari e noi diciamo che ridiscuteremo al tavolo questi utili miliardari e come reinvestirli a vantaggio dei cittadini" precisa il ministro del Trasporti.

In Liguria la A7, la A26, la A12 e la A10 nel tratto compreso tra Savona e Sestri Levante sono sotto gestione di Autostrade per l'Italia. La A10 da Savona fino al confine con Ventimiglia è in mano ad Autofiori mentre la A12 da Sestri Levante fino al confine con la Toscana è sotto la gestione di Salt (Società Autostrada Ligure Toscana) così come il tratto ligure della A15 che collega La Spezia con Parma. 

Il vicepremier parla anche dei lavori per il ponte di Messina, suo cavallo di battaglia. L'obiettivo è partire entro l'estate: "Porterà lavoro anche in Liguria - precisa Salvini -. Creerà secondo le stime circa 120mila posti di lavoro".

Il ministro e vicepremier ha parlato anche dei lavori dell'opera e degli altri progetti: "Il via ai lavori del tunnel sub-portuale di Genova è l'esempio dello Stato che collabora e funziona, in un'ora in cui escono vergognose ricostruzioni secondo cui ci sarebbero pezzi di Stato invece che lavorano contro altri pezzi di Stato, ascoltando, origliando, spiando, 'dossierando'. Anche qualcuno che è seduto qua, una vergogna di stampo sovietico. Oggi invece è una giornata di sole perché pezzi di Stato si sono messi al lavoro insieme per un'opera pubblica" precisa a margine della presentazione dei lavori il ministro Salvini.

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GENOVA - Quella in commissione a Palazzo Tursi a Genova è stata la prima volta in cui il nuovo direttore generale dell'Aeroporto Cristoforo Colombo Francesco D'Amico ha parlato del futuro dello scalo. D'Amico ha analizzato le strategie per far crescere l'aeroporto da qui al 2029, anno in cui scadrà l'attuale concessione. Nuove infrastrutture per collegare agevolmente da tutta la Liguria l'aerostazione, le strategie per recuperare i voli con gli hub internazionali, la necessità di dare una nuova immagine al Colombo all'esterno proprio in vista del 2029 e la strategia con con il mondo crocieristico per attirare potenziali investitori sono i punti cardine del discorso del direttore generale nella sala rossa del Comune alla presenza dell'assessore Mario Mascia.

Genova, il dg D'Amico: "Il Colombo in tre anni unico aeroporto dei genovesi" - Leggi qui

Su tutto ci sono i lavori infrastrutturali legati all'aeroporto e ai mezzi per collegarlo, perché D'Amico ha ricordato che l'obiettivo è rendere "il Colombo l'unico aeroporto dei genovesi" che in sintesi vuol dire evitare fughe verso Pisa, Nizza, Milano o altri aeroporti.

E allora il direttore generale scandisce i tempi dei lavori che stanno riguardando l'aerostazione e la stazione ferroviaria di Sestri Ponente che diventerà la stazione di Genova aeroporto anche da un punto nominativo. "Entro la metà del 2026 sarà completata la stazione (ferroviaria ndr) dell'aeroporto che potrà così collegare con la stazione Principe e quindi con quella Marittima" precisa D'Amico. L'ultimo cronoprogramma parlava del 2025, quindi tempistica riaggiornata in avanti.

Da qui poi c'è la questione del tapis roulant che dovrà collegare la stazione ferroviaria di via Siffredi all'aerostazione visto che i due punti non sono vicinissimi. Al netto dei bus appositi che collegano oggi aeroporto e stazione ferroviaria la distanza a piedi, calcolata da google maps è di 1,3 km. Tempo stimato a piedi 18 minuti. C'è infatti la passerella sopraelevata che attraversa i binari della stazione ferroviaria. 

In commissione a Tursi si è dibattuto su come dovrà essere fatto con i rappresentanti dell'opposiozione che hanno chiesto delucidazioni proprio a D'Amico. E il direttore generale ha spiegato che sempre entro la metà del 2026 sarà pronto "il 'walking movie-way' che sarà coperto, non lasciamo sotto il sole e la pioggia nessuno e sarà sullo stile di quello dell'aeroporto di Roma". 

E poi ci sono i lavori in corso sull'aerostazione per il suo ampliamento. Il direttore generale anche in questo caso spiega i tempi: "Entro il 30 settembre del 2024 sarà consegnato l'ampliamento dell'aerostazione e nei successivi 9 mesi (giugno 2025 ndr) sarà completata la ristrutturazione dell'attuale terminal. Il primo lotto è finanziato al 50% dall'Autorità di sistema portuale e fondi propri dell’Aeroporto e stiamo per ricevere ulteriori 7 milioni di euro dai fondi Fsc tramite Regione Liguria" precisa D'Amico.

L'altro obiettivo spiegato da D'Amico è quello di recuperare i voli con gli hub internazionali: in primis quello di Londra e Parigi dopo che la compagnia Vueling ha annunciato la cancellazione dei suoi voli da Genova per le due capitali europee già a partire dal 2024. "Monaco e Amsterdam li abbiamo già recuperati, Barcellona in fondo c'è. Non abbiamo i collegamenti con tutti gli hub internazionale, è un percorso che dobbiamo continuare a fare. A chi ha chiesto quando vedremo un’inversione di tendenza dico che il 2024 sarà un anno migliore del 2023, dobbiamo avere chiaro in mente che i vettori programmano a un anno di distanza, ovvero oggi si sta discutendo (il programma ndr) per l’estate 2025. La nostra strategia è quella di raccontare al mercato e all'industria un nuovo aeroporto che parte dalle infrastrutture che ci permetta di superare le problematiche dell'aeroporto, in primis i collegamenti". E ancora D'Amico punta sui low cost "che sono quelli che sviluppano il traffico. I grandi vettori tradizionali non sono più quelli che sviluppano il traffico negli aeroporti, il sistema è cambiato ma non a Genova, nel mondo".

GENOVA - Sono arrivati i primi mezzi nell’area del Csm, il Centro smistamento merci nel porto di Genova, nella zona di San Benigno, che danno il via alle operazioni di demolizione del magazzino per lasciare spazio al cantiere del tunnel sub portuale di Genova. Lunedì mattina ci sarà l’inaugurazione ufficiale dei lavori alla presenza, oltre che delle istituzioni locali, anche del ministro dei Trasporti Matteo Salvini e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Primocanale seguirà l’evento in diretta per tutta la mattina.

Le due gru gialle semoventi e la ruspa rossa hanno iniziato a smantellare con una macchina speciale nel piazzale la parte alta CSM, pezzi di tettoia e lamiere, anche portando fuori dal magazzino, piano alto, materiale dall’interno. Lascerà spazio alla talpa che si farà strada sotto il mare, dove a metà strada incontrerà un’altra talpa che proseguirà fino a San Benigno.

GENOVA - “Oggi l’audizione in consiglio comunale sul tema dell’aeroporto di Genova è stata surreale vista l’assenza della proprietà: ringraziamo il direttore generale che ci ha messo la faccia ma siamo stufi di ascoltare slogan e tanti buoni propositi”. Lo ha dichiarato il segretario generale aggiunto della Fit Cisl Liguria Raffaele Lupia che è intervenuto durante l’audizione a Palazzo Tursi.

Vogliamo immediatamente un piano industriale chiaro, preciso e definito a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dell’aeroporto: sono 174 famiglie che vivono nell’incertezza e non lo accettiamo. Non vorremmo che si procedesse al bando per l’ingresso di nuovi soci senza che si faccia chiarezza su quello che sarà il futuro del Cristoforo Colombo - ha dichiarato -. Vogliamo avere anche un confronto con la proprietà, qui mancano i contenuti mentre sono presenti in abbondanza bellissime parole mentre l’aeroporto continua a perdere voli. Così non lo accettiamo".

"Non abbiamo pregiudiziali su investitori privati - conclude - ma il rilancio deve avvenire a trecentosessanta gradi perché non possiamo pensare che basti soltanto puntare sul business delle crociere”.

GENOVA -  "Il primo obiettivo che vorremmo raggiungere in tre anni è quello di rendere il Colombo l'unico aeroporto dei genovesi. Dobbiamo renderlo facilmente raggiungibile da tutta la regione, questo è un aeroporto che da sempre ha avuto un problema strategico e infrastrutturale, problema che dobbiamo risolvere in maniera nuova rispetto al passato. L'Aeroporto di Genova ha una sua strategia" così il direttore generale dell'Aeroporto di Genova Francesco D'Amico in commissione a Palazzo Tursi sul futuro dell'aerostazione di Sestri Ponente. A rappresentare il Comune l’assessore Mario Mascia. Spesso i genovesi scelgono di partire dalle aerostazioni vicine come Pisa, Nizza o Milano visto la maggiore offerta.

Lo stesso direttore generale durante il suo intervento ha sottolineato l'importanza di puntare sulle crociere e sul traffico passeggeri a esse collegate: "Sono uno strumento per limitare il rischio d'impresa, non sono la panacea di tutti i mali ma dovranno essere, e spero siano, il partner per consentire ai vettori di poter mettere capacità nell'aeroporto di Genova".

Il direttore generale è la prima volta che parla del futuro dell'aerostazione genovese da quando è entrato in carica: "Credo che in questo momento di rottura, anche storico che sta vivendo Genova, è fondamentale avere collegato l'aeroporto con la regione: queste infrastrutture permetteranno di superare le difficoltà di traffico e renderanno più oneroso andare in altri aeroporti. Dobbiamo poter dire ai vettori che c'è un nuovo aeroporto, che c'è una nuova strategia che si basa sulle crociere che danno una sicurezza in più sulla redditività e grazie alle opere ci sarà la possibilità di raggiungere l'aeroporto di Genova più facilmente" spiega D'Amico che punta sulla rottura rispetto al passato.

E per farlo c'è la questione dei lavori in corso per quanto riguarda l'aerostazione e la stazione ferroviaria di Sestri Ponente. Il direttore generale D'Amico scandisce i tempi: "Entro la metà del 2026 sarà completata la stazione dell'aeroporto che collegherà con la stazione Principe e quindi con quella Marittima. Entro quella data ci sarà il 'walking movie' per collegare la stazione ferroviaria all'aerostazione ndr) che sarà coperto in stile di quello di Roma. Prima ancora, entro il 30 settembre del 2024, sarà consegnato l'ampliamento dell'aerostazione e nei successivi 9 mesi sarà completata la ristrutturazione dell'attuale terminal. Il tutto con un investimento di 25 milioni, il 50% finanziato dall'Autorità portuale, il resto con investimento dell'aeroporto" precisa il dg del Colombo. 

I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Usb hanno chiesto chiarimenti su quale sarà il futuro della stazione genovese e dei lavoratori. Tra i temi affrontati proprio quello legato alle infrastrutture per collegare l'aeroporto e quello delle rotte. In vista della stagione estiva il vettore Vueling ha deciso di tagliare il collegamento tra il Colombo e London Gatwick (attivo nel 2022 e 2023) e quello per Paris Orly (attivo dal 2021). La decisione è stata annunciata in concomitanza con l'introduzione dell'orario estivo, che entrerà in vigore il 31 marzo 2024. Ad oggi l'orario estivo che entra in vigore dal 31 marzo 2024, vede 10 tratte internazionali: Amsterdam; Barcellona; Bruxelles; Bucarest; London Stansted; Manchester; Monaco; Parigi Orly; Tirana e Copenhagen. I voli nazionali da e per Genova sono: Roma; Bari; Brindisi; Cagliari; Catania; Lamezia Terme; Napoli; Olbia e Palermo.

Tra gli obiettivi spiegati dal direttore generale c'è in primis quello "di recuperare gli hub internazionali: Parigi e Londra. È un percorso che dobbiamo continuare a fare - ha spiegato D'Amico -. Per quanto riguarda i numeri il 2024 sarà un anno migliore del 2023. La nostra strategia è quella di raccontare un nuovo aeroporto fatto da nuove infrastrutture. L'aeroporto di Genova è un po' appesantito dall'età. Nel giro di un anno vedremo un nuovo aeroporto polifunzionale, nuovo sulla parte controlli di sicurezza, sugli esercizi commerciali: questo darà anche la sensazione a chi deve investire che c'è una nuova società, che c'è un nuovo corso. Quello di Genova deve essere l'aeroporto della Liguria".

Per quanto riguarda le manifestazioni d'interesse arrivate il direttore generale dell'Aeroporto spiega: "La manifestazione di interesse dei cinque privati dà al mercato la sensazione che veramente è cambiato qualcosa, che veramente c'è un potenziale che non è stato espresso fino a questo momento. Tutti gli elementi di discontinuità ci permettono di raccontare una realtà diversa. Perché la manifestazione di interesse? Perché abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a stare nei mercati internazionali con presenze autorevoli. L'obiettivo è rafforzare l'aeroporto in vista del 2029" data in cui scadrà la concessione spiega ancora D'Amico. Che sottolinea come "gli aeroporti vicino a Genova sono tutti privati, non ce ne è uno pubblico" e cita Pisa, Nizza e Torino.

“Sono stati evidenziati tutti gli aspetti strategici che l’aeroporto a Genova continua a rivestire in vista anche del perfezionamento delle infrastrutture di collegamenti con le altre reti di trasporto - spiega l’assessore Mascia -. Il fatto che ci siano state delle manifestazioni di interesse lo accogliamo come segnale di capace attrattiva       dell’aeroporto di Genova è una possibilità di svilupparlo ulteriormente per arrivare alla data del 2029” spiega Mascia che aggiunge che “sarebbe assurdo non considerare la connessione con i flussi croceristi del traffico aeroportuale. Abbiamo sotto gli occhi un incremento delle presenze dei turisti stranieri sul territorio genovese. Sono turisti che hanno necessità spostarsi e con l’aeroporto possiamo dare risposta a questa domanda è fare in modo che questo diventi un circolo virtuoso per lo sviluppo dell’attività aeroportuale” conclude l’assessore Mascia.

Nel 2029 verrà rinnovata la concessione. Nel frattempo, nei cinque anni di mezzo, si cercano soluzioni per dare nuovo impulso all'aeroporto di Genova. Regione Liguria e Comune di Genova sono pronti a entrare nella compagine azionaria dell'aeroporto di Genova (Leggi qui)Mentre la Camera di Commercio, che è già all'interno della gestione del Colombo, ha spiegato che "la maggioranza dell'Aeroporto di Genova deve rimanere pubblica" e anche che "servono partner affidabili" (Leggi qui)

L'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale è azionista di maggioranza al 60%. Nelle scorse settimane sono state aperte delle buste con cinque manifestazioni di interesse per l'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova (Leggi qui). La manifestazione d'interessa non produce vincoli, è uno strumento esclusivamente informativo. Si tratta di un documento con il quale una società, un ente o un consorzio, manifesta il proprio interesse a essere invitati dall'autorità contraente a partecipare alla gara per l'aggiudicazione di un determinato progetto.

Nel frattempo ieri si è svolto un incontro tra il Comune di Genova, il direttore generale dell'Aeroporto D’Amico e i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil confederali. Al centro la questione di Piaggio Aerospace e dei suoi 180 lavoratori di Genova. 

È stato condiviso l’avvio di un percorso che prevede il coinvolgimento al tavolo di Enac, di Piaggio come parte datoriale e di Regione Liguria affinché si arrivi a un protocollo di intesa che preveda la facilitazione da parte di Aeroporto di Genova nell'upgrade delle professionalità dei lavoratori Piaggio, anche con la collaborazione tecnica e di certificazioni Enac stessa.

Durante il vertice è stata riscontrata la disponibilità, previo accordo con la parte datoriale Piaggio, a fare da facilitatore di sinergie logistiche e lavorative tra i lavoratori di Piaggio e i clienti che hanno necessità di servizi proprio nel settore manutenzione, che rappresenta il core business prevalente di Piaggio a Genova.

“L’obiettivo finale è quello di affiancare in futuro al piano industriale di Piaggio anche altre attività a servizio dell’utenza dell'Aeroporto di Genova” spiega in una nota il Comune di Genova.