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Dopo le parole di Giuseppe Conte, a Genova per la campagna elettorale, sui meriti per la sollecita ricostruzione del Ponte sul Polcevera (leggi qui) e le critiche del centrodestra (leggi qui), il partito dell'ex presidente del Consiglio va al contrattacco anche sulle scintille di lunedì sera al Cap.

"La narrazione del centrodestra - recita una nota del M5S di Genova - ormai supera persino la fantascienza. Non solo: rileggendo la nota della Lista Toti per Bucci, ci viene quasi il sospetto che la compagine arancione non sappia né leggere, né comprendere la lingua italiana. Diversamente dal sindaco di Genova e dal governatore della Regione, infatti, il M5S mai ha detto di aver “costruito” il ponte San Giorgio. Questa semmai è una mistificazione tutta del centrodestra, che ci ha già ampiamente ricamato sopra facendoci non una, ma due campagne elettorali. Conte, infatti, ha parlato di decreti e finanziamenti e quelli sì che sono merito del M5S al Governo e di nessun altro. Comprendiamo tuttavia che il centrodestra ormai si sia talmente incardinato sulle frottole che da anni rifila ai cittadini, da non sapere più come uscire da questo tunnel”.

“Lo stesso canovaccio di frottole, peraltro, che da ieri la Lega sta cercando di far passare in merito ai fatti del Circolo Cap. Continuare ad affermare che il nostro consigliere Ceraudo si è adoperato per disturbare un evento del Carroccio è falso. Viene il sospetto che la Lega sia disperata, se deve ricorrere persino alla diffamazione degli avversari”.

“Al contrario di quello che afferma la Lega, il nostro consigliere, al Cap in veste di sindacalista, subisce le invettive dei leghisti che, con tanto di microfono, lo hanno indicato mentre era fermo dalla parte opposta della strada. Da solo. Un’aggressione verbale in piena regola. Fortunatamente, le bugie hanno le gambe corte e questa volta quelli del Carroccio l’hanno detta grossa”. A fronte di quanto dichiarato dalla Lega, il Gruppo 5 Stelle Genova valuterà se adire le vie legali: la diffamazione è reato”.