
Il Comune di Genova rischia di perdere un finanziamento statale da 398 milioni di euro destinato alla realizzazione dello Skymetro, un progetto di trasporto sopraelevato che collegherebbe la stazione di Brignole a Molassana in circa 11 minuti con 6 fermate. Il ministero delle Infrastrutture (MIT), guidato da Matteo Salvini, ha chiarito che i fondi sono vincolati esclusivamente a questo progetto e che, nel caso il Comune decidesse di rinunciare o modificare significativamente il progetto, i finanziamenti saranno riallocati ad altri interventi a livello nazionale.
"Dopo più di tre anni di lavoro e 398 milioni messi a disposizione - si legge nella nota del Mit - il Comune di Genova ha espresso la volontà di non realizzare lo skymetro, fermo restando che il Comune ha tempo fino al 31 dicembre 2025 per sottoscrivere il contratto di appalto, il Mit prende atto della posizione, nel pieno rispetto dell'autonomia della città: - rimarca il Mit - se la scelta dell'amministrazione comunale sarà confermata, i fondi saranno revocati anche per soddisfare altre richieste in attesa, basti pensare, per esempio, ai 96 progetti di trasporto rapido di massa in tutta Italia in attesa di finanziamenti per circa 19 miliardi".
L'amministrazione comunale guidata dalla sindaca Silvia Salis ha manifestato sin dall'inizio opposizione al progetto così come previsto, portando a contrasti con il MIT. Per cercare un'alternativa, la giunta Salis sta lavorando a un progetto di prolungamento della metropolitana in sotterranea in Valbisagno, con l'obiettivo di ottenere un nuovo finanziamento mantenendo i 398 milioni già stanziati. Domani l'incontro a Roma con Salvini.
La replica del Pd (Comune): "Dal MIT un ultimatum inaccettabile. Salvini e Rixi pensano di governare Genova con i ricatti da Roma"
"A poche ore dall’incontro tra il Vicepremier e Ministro Salvini e la Sindaca Silvia Salis, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sceglie di diffondere una nota dai toni aggressivi e inopportuni, che rischia di delegittimare il confronto e svuotare di significato l’incontro stesso.
Non è accettabile che un Ministero anticipi pubblicamente le proprie intenzioni, trasformando un momento di confronto istituzionale in una messa in scena unilaterale, nella quale Genova dovrebbe solo subire e non decidere. Il messaggio è chiaro: o si accetta il progetto Skymetro così com’è, oppure la città perderà i fondi.
Un approccio che nega il principio di leale collaborazione tra istituzioni, riduce il dialogo a una mera formalità e calpesta la possibilità di costruire un progetto condiviso, realmente utile alla città.
È ancora più grave se si considera che al Ministero è perfettamente noto che il progetto dello Skymetro non è cantierabile nel termine del 31 dicembre, tanto che il Comune di Genova ha chiesto anche con la precedente amministrazione una proroga semestrale.
Genova ha diritto a infrastrutture moderne e utili, non a opere calate dall’alto con la logica del “prendere o lasciare”.
La replica del viceministro Rixi
"Se oggi Genova rischia di perdere fondi già assegnati per infrastrutture moderne e strategiche, la responsabilità è solo di chi – per motivi ideologici o per calcoli politici – intende cancellare opere già progettate, finanziate e attese da anni. Dispiace constatare che invece di lavorare seriamente per la città, il PD preferisca alimentare polemiche sterili. Noi continueremo ad avere la massima attenzione per Genova e per i suoi bisogni, ma non possiamo ignorare le leggi e i vincoli temporali fissati da norme che gli amministratori pubblici dovrebbero conoscere. E rispettare. Quanto alla scadenza del 31 dicembre, è un finto problema: mantenendo lo stesso progetto, le regole permettono di avere la priorità sul rifinanziamento dell’opera nel 2026. La verità è che il PD non vuole fare lo Skymetro, punto. Genova merita infrastrutture moderne, non passi indietro.”
IL COMMENTO
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