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di Giorgia Fabiocchi

In occasione della presentazione del bilancio di sostenibilità di Amiu, il neo assessore ai Rifiuti Silvia Pericu e il presidente di Amiu Giovanni Battista Raggi, hanno fatto il punto sul futuro dell'azienda dei rifiuti genovese, dopo le polemiche di questi giorni. Il possibile aumento della Tari, di cui si vocifera, è al centro degli incontri che si tengono con cadenza settimanale tra i vertici di Amiu, la sindaca Silvia Salis, il vicesindaco Alessandro Terrile e l'assessore ai Rifiuti Silvia Pericu.

Riunioni e incontri per fare il punto della situazione

"Siamo al lavoro sulla Tari, la settimana prossima c'è un'importante riunione e siamo nell'idea di non aumentare la Tari sulle spalle dei cittadini, il nostro obiettivo è revisionare il sistema delle evasioni e delle elusioni della Tari, rivedendo il piano tariffario, ma non lo abbiamo ancora preciso, ci terrà impegnati in agosto per poi arrivare con un piano preciso a settembre - ha commentato l'assessore ai Rifiuti Silvia Pericu -. Dobbiamo andare avanti rispetto alle scadenze, la questione c'è e dev'essere risolta. Nelle scorse ore l'ex vicesindaco reggente Pietro Piciocchi ha accusato l'attuale giunta di aver fatto pressione ad Amiu per ottenere il rendiconto. Se Pericu precisa di aver chiesto chiarezza e trasparenza, il presidente Giovanni Battista Raggi, rimanda al mittente. "Non ci siamo sentiti sotto pressione, abbiamo detto le cose come stavano, perché nell'incremento delle cifre rientra il contratto collettivo di lavoro in fase di rinnovo che porta all'aumento dei costi, fortunatamente per i lavoratori - spiega Raggi -. Che i costi fossero in aumento era noto a tutti, ma l'allora vicesindaco (Pietro Piciocchi ndr) era tranquillo di sterilizzarli, e anche questa amministrazione ha detto che si può migliorare. Per quanto riguarda la Tari se ne parlerà dopo, a marzo e aprile, e ci sarà più contezza della situazione".

"Nessuna pressione", commenta il presidente Raggi

D'altro canto, l'assessore Silvia Pericu non nega la richiesta fatta ad Amiu, anche se - dice - "non si può parlare di pressione". "Eh sì, io e Salis insieme facciamo molta paura - ironizza Pericu -. È stata solo richiesta quella che era un'operazione di chiarezza e trasparenza, le partecipate si regolano con incontri a cadenza mensile. Le riunioni si sono sempre fatte, bisogna rimboccarsi le maniche nel rispetto dei genovesi, essere trasparenti e porre rimedio comunicando il più possibile. La pubblica amministrazione ha una serie di obblighi e trasmissione di documenti che è complessa, vorrei si ponesse fine a questo tipo di polemica sterile". Nel frattempo il presidente di Amiu prova a far chiarezza sui costi previsti dal punto di vista della gestione aziendale. "C'è una richiesta del rinnovo del contratto collettivo di lavoro e i compensi della fascia media per dipendente parlano di un adeguamento di 371 euro lordi al mese per dipendente, stiamo parlando di circa 14 milioni - ha aggiunto il presidente Giovanni Battista Raggi -. L'ipotesi dei costi nel 2026, è attendibile che ci sia l'aumento del contratto, ma il rincaro nasce anche dalla crescita dei costi, aumenta la corrente elettrica anche per noi, il gas per l'acqua calda per le docce ai dipendenti, insomma i costi tendono ad aumentare con una vera e propria penuria di impianti che non fanno guadagnare di più, facendo abbassare i costi generali".

175 mila tonnellate di rifiuti differenziati, sopra il 50%

L'occasione per parlare del futuro della Tari è nata durante la presentazione del nuovo bilancio di sostenibilità di Amiu. I dati evidenziano come nel 2024 siano state raccolte oltre 175 mila tonnellate di materiale differenziato, con un miglioramento del tasso di raccolta differenziata, che ha superato il 50%. Nel bacino del genovesato è stato raggiunto (esclusa Genova) il 70,59% (con picchi a Mignanego, Sant'Olcese e Serra Riccò tutti superiori al 82%) e nel bacino del Golfo Paradiso e Valli del Levante (nei comuni serviti da Amiu e con picco a Pieve Ligure del 83,09%,) il 71,30%. A livello occupazionale Amiu "ha garantito stabilità ad oltre 1.950 dipendenti, di cui il 92% con contratto a tempo indeterminato, e promosso oltre 22.000 ore di formazione, con una particolare attenzione alla sicurezza, alla parità di genere e all'inclusione", commentano dall'azienda partecipata. L'indice di frequenza degli infortuni si è attestato al 36,9% contro una media nazionale di settore tra 50 e 60. "Questo dimostra l'attenzione e l'efficacia delle politiche di prevenzione e formazione, la nostra missione si traduce ogni giorno in azioni concrete per una Genova e una Liguria più pulite, coese e resilienti, anche se la strada è ancora lunga e richiede applicazione e attenzione costanti" è stato durante la presentazione spiegato.

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