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L'appello durante la presentazione delle attività svolte nell'ultimo biennio. Saracino: "Sono oltre 100 i casi all'anno in Liguria, il Gaslini intervenga"
4 minuti e 25 secondi di lettura
di Aurora Bottino

"Sono oltre cento i minori che ogni anno in Liguria vengono ricoverati nei reparti di psichiatria insieme agli adulti, 118 nel 2024, perché all'ospedale pediatrico Gaslini di Genova compiuti i 14 anni non è più possibile essere ricoverati perciò chiediamo al Gaslini di attivarsi per avere un reparto che accolga almeno la fascia tra i 14 e i 16 anni, in modo che i ragazzi molto giovani non siano ricoverati insieme a persone con età diversa e problematiche più avanzate e più complesse". È l'appello lanciato dal garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Doriano Saracino a margine della presentazione delle attività svolte nell'ultimo biennio.

"Servono comunità dedicate ai giovani autori di reato con problematiche psichiatriche"

"Bisogna istituire comunità dedicate ai giovani autori di reato con problematiche psichiatriche e potenziare le neuropsichiatrie infantili - sollecita - prevedendo anche accordi con le agenzie educative che hanno in carico gli adolescenti. Il mio mandato non riguarda solo il carcere, ma tutte le persone con una limitazione della libertà personale quindi non solo i detenuti".

"La figura del garante è un punto di raccordo essenziale tra le istituzioni e i cittadini più fragili, spesso invisibili - sottolinea l'assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò -. Il lavoro svolto nel monitorare le condizioni di vita, promuovere la tutela dei diritti e favorire percorsi di inclusione e cura, anche in ambito sanitario, costituisce un contributo prezioso per garantire la dignità e il rispetto della persona in ogni contesto".

Diminuiscono i minori autori di reato presi in carico dai servizi socio sanitari

Dalla relazione emerge che il numero di minori autori di reato in Liguria presi in carico dai servizi socio-sanitari per la giustizia minorile, ha mostrato un forte calo: sono stati 241 i nuovi soggetti coinvolti nel 2024 con un calo del 43% rispetto all'anno precedente, ma per la prima volta il numero dei minori stranieri ha superato quello degli italiani.

E poi l'annoso tema del sovraffollamento carcerario. "Ad oggi la capienza regolamentare degli istituti penitenziari in Liguria è pari a 1.051 posti, ed i detenuti superano questa soglia - spiega Saracino - ma con un indulto per le pene residue inferiori a due anni potrebbero essere scarcerate circa 450 persone creando condizioni di vita e di lavoro per gli operatori penitenziari ben diverse e si darebbe un segnale di speranza ai detenuti". Tra le problematiche emerse nei 371 colloqui che il garante ha avuto con i detenuti emerge quella del vitto e delle schermature alle finestre, che in alcuni istituti impediscono non solo la visuale ma anche la circolazione dell'aria.

R.E.M.S

Sul territorio ligure si trovano due R.E.M.S., strutture per autori di reato giudicati parzialmente o totalmente incapaci di intendere e di volere e con provvedimento della Magistratura di pericolosità sociale. La R.E.M.S. destinata ai pazienti liguri si trova sulle alture del quartiere genovese di Prà; la R.E.M.S. di Calice al Cornoviglio, nell’entroterra spezzino, ha, invece, mandato – unico in tutta Italia - di accogliere temporaneamente pazienti che non trovano posto nella loro regione e provenienti da tutti gli Istituti di Pena italiani. Nel biennio 2023-24 le due R.E.M.S. hanno dimesso ben 56 pazienti: da Calice al Cornoviglio essi sono rientrati nella regione di appartenenza, mentre da Prà alcuni hanno fatto ritorno al proprio domicilio perché stabilizzati dal punto di vista della patologia psichiatrica ma comunque seguiti dalla Salute mentale, ed altri inseriti invece in comunità. Il principio della territorialità vuol dire consentire alle persone di mantenere legami con la famiglia e progettare piani terapeutici individualizzati.

Minori autori di reato

Il tema ha destato preoccupazione e allarme, ma il numero di minorenni presi in carico dai servizi socio-sanitari per la giustizia minorile ha mostrato un forte calo (241 nuovi soggetti nel 2024, con un calo del 43% rispetto all’anno precedente). Per la prima volta il numero dei minori stranieri ha superato quello degli italiani, ma in valore assoluto il valore è inferiore alla media dell’ultimo quinquennio. "Dobbiamo ragionare su questi temi senza farci prendere dall’emotività – ha commentato Saracino – aggiungendo che per i minori che commettono un reato e che non possono restare in famiglia occorre costruire alternative all’istituto penale minorile notando che, nel biennio 2023-24 una quota oscillante fra il 30% ed il 40% dei giovani reclusi al Ferrante Aporti di Torino provenivano dall’area ligure. Per la difficoltà di trovare posti in strutture idonee, i minori autori di reato spesso vengono inseriti in comunità nelle regioni del sud Italia; per questo occorre potenziare la rete delle comunità del nostro territorio disposte ad accogliere minori autori di reato nella nostra regione".

Schermature alla finestra e vitto dei detenuti 

Il Garante ha, infine, ricordato che nel corso del 2023 ha effettuato colloqui con 371 detenuti, mentre nel 2024 sono stati 333. Tra le problematiche affrontate ricorda, tra l’altro, quello del vitto alle persone detenute, nonché quello delle schermature alle finestre, che in alcuni istituti, e segnatamente ad Imperia, impediscono non solo la visuale ma anche la circolazione dell’aria. Tra i progetti in corso, che ci si auspica che vedano la luce nel corso dell’anno, un protocollo per la comunicazione degli eventi avversi in carcere, nonché il completamento della rete dei garanti territoriali.

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