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La candidata di Vince Genova: "I nostri giovani sono il futuro, dobbiamo comprendere quelle che sono le loro esigenze, calandoci nel loro linguaggio, per essere in grado di dare risposte concrete ai loro bisogni"
2 minuti e 27 secondi di lettura
di G.F.
Lorenza RossoL'evento sul disagio giovanile con l'assessore Lorenza Rosso

Un evento dedicato alle tematiche che riguardano i giovani e il loro futuro. Così a Music for Peace Lorenza Rosso, assessore alla Cultura e candidata con Vince Genova, ha presenziato a un appuntamento moderato dalla giornalista Jessica Muller Castagliuolo. L'evento si è articolato attraverso un dialogo tra palco e platea, un costante confronto con il pubblico che ha partecipato costruttivamente, interagendo e portando spunti riflessivi. Sono intervenuti psicologi, dirigenti scolastici ed esperti di tematiche giovanili, un momento arricchito anche dal saluto del candidato sindaco Pietro Piciocchi.

Il monito dell'assessore Rosso 

"I nostri giovani sono il futuro, dobbiamo comprendere quelle che sono le loro esigenze, calandoci nel loro linguaggio, per essere in grado di dare risposte concrete ai loro bisogni - ha commentato Lorenza Rosso -. Ho fortemente voluto organizzare un incontro di questo tipo in uno spazio dedicato all'inclusione come quello di Music for Peace, coinvolgendo tantissime persone di diverse nazionalità che incarnano alla perfezione il messaggio di abbraccio alle culture che vogliamo trasmettere".

La parola all'influencer 

Tra i relatori anche Riccardo Camarda, content creator e scrittore 22enne, che ha contestualizzato l'evento in base alla sua esperienza con i suoi coetanei. "I giovani hanno bisogno di ripartire dalla passione, devono capire la loro unicità per poter fare la differenza con le loro capacità - spiega Riccarco Camarda -. Il loro compito è quello di mettersi al servizio della comunità, questo può avvenire nel momento in cui gli adulti riescono a dare fiducia ai ragazzi, facendoli sentire parte di un ingranaggio sociale e ricordando loro che rappresentano il futuro e non solo il presente".

La rete del pescatore è il simbolo

Presente anche Padre Giampiero Gambaro, prorettore dell'Università Cattolica di Lima (Perù): "Genova è una città meravigliosa che intreccia diversi tessuti culturali e che ha un legame unico con il mare e il suo porto, ritengo che la parola chiave sia riparazione - prosegue Padre Gambaro -. Noi siamo le relazioni che abbiamo, che rappresentano la nostra identità. Quando questa si rompe emerge la parola 'riparazione'. Faccio un esempio: la rete del pescatore, come simbolo di filo e nodo, a volte si attorciglia e con pazienza si può districare, nel momento in cui questo non è possibile bisogna avere il coraggio di tagliare tutto e ricominciare dai nodi e dal filo".

Tra cultura diffusa e sociale

Arriva poi la stoccata alla candidata del centrosinistra Silvia Salis, in tema di cultura e sociale. "Il programma della Salis sulla cultura diffusa è il mio programma, e sulle politiche sociali nessuno può negare che ci siano stati passi avanti importanti - spiega l'assessore uscente Lorenza Rosso -. Nel 2024 abbiamo investito 90 milioni di euro nelle politiche sociali, un investimento importante, grazie alla partecipazione a bandi europei dedicati al disagio giovanile, alla dispersione scolastica, alle famiglie e alle inclusioni lavorative. Direi che questo parla da solo".

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