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di Dario Vassallo

L'8 e il 9 giugno gli italiani saranno chiamati a votare su cinque referendum, quattro riguardanti il lavoro, promossi dalla Cgil, e uno la cittadinanza, chiesto da Più Europa con il sostegno di Possibile, Psi, Radicali Italiani e Rifondazione Comunista. La consultazione sarà ritenuta valida solo con il raggiungimento del quorum, ovvero con la partecipazione del 50% più uno degli aventi diritto al voto. I temi riguardano licenziamenti illegittimi e contratto a tutele crescenti; indennità per i licenziamenti nelle piccole imprese; contratti a termine; responsabilità solidale negli appalti e la cittadinanza italiana per stranieri. Per sottolineare l'importanza di questo voto a Genova è arrivato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.

L'obiettivo è raggiungere il quorum

“Il nostro obiettivo – ha detto - è raggiungere il quorum. Vincendo miglioreranno i diritti delle persone che lavorano, si ridurrà la precarietà, si tuteleranno meglio contro le morti sul lavoro e gli infortuni mettendo mano alla logica folle dei subappalti e si estenderà la cittadinanza a quelle persone che pagano le tasse, lavorano qui e ancora oggi non hanno il diritto di votare. Mi sembra una cosa positiva per il nostro Paese, soprattutto per i giovani e per le donne che sono quelle più penalizzate dai livelli di precarietà e dalle leggi balorde che negli ultimi vent'anni sono state fatte in Italia”.

 

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