Il caso del sindacalista della Cgil che prima ha denunciato di aver subito un'aggressione di tipo fascista e che poi ha ritrattato resta al centro dei commenti politici a Genova. Sul caso intervengono i candidati dei due principali schieramenti in corsa per la carica di sindaco di Genova, Pietro Piciocchi e Silvia Salis.
"Non ci volevo credere, mi hanno chiesto un commento e mi sono astenuto - ha commentato Piciocchi -. Poi ho letto che è stata ritirata la denuncia, mi sono fatto alcune domande e parlo molto chiaro: credo che in questa città ci siano alcune componenti della sinistra che vogliono alimentare un clima d'odio, usando impropriamente il fascismo, addebitando vergognosamente accuse di fascismo a chi oggi governa la città, chiaramente in maniera strumentale e pretestuosa, pensando di dividere la città su un tema che dovrebbe unirla" ha detto il candidato sindaco del centrodestra che ha aggiunto. "Chiedo a Silvia Salis di prendere le distanze da questa sinistra".
Dopo qualche ora interviene anche Salis. "Quando viene comunicato un fatto così grave e il sindacato chiama a raccolta su un fatto così, noi ci siamo, partecipiamo, detto questo, poi rimangono delle responsabilità personali, individuali di chi ha riportato l'evento sulle quali ovviamente non abbiamo nessuna responsabilità. Poi ora sarà da verificare tutto quello che verrà dopo" ha detto la candidata a sindaca di Genova per il centrosinistra a margine dell'evento 'La cultura di domani' alla Piccola Birreria Kowalski.

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