"Andremo a Roma, a Montecitorio, dove verrà presentata una proposta di modifica di legge per regolamentare le etichette sui prodotti caseari a latte crudo; era un obiettivo che ci eravamo prefissati fin da subito, fin da quando avevamo capito la gravità della Seu e la sua evitabilità ma ancora speravamo di riportare il nostro piccolo Elia a casa". Marco e Sonia, i genitori del bimbo di tre anni morto a causa della sindrome emolitico-uremica (Seu), sviluppata dopo aver consumato formaggio non pastorizzato durante una vacanza in montagna, sono pronti a salire sul treno proprio come piaceva a Elia (in suo ricordo è stato inaugurato un trenino nel parco giochi di Arenzano, dove viveva).
La destinazione coincide con una missione: "Occorre che tutti urlino attraverso i propri mezzi la necessità di questo cambiamento affinché la politica si renda conto che questa è una cosa necessaria per la vita dei bimbi e prenda le giuste decisioni anche contro chi stupidamente sostiene che siccome è una malattia rara (che poi così rara non è) non serve fare questo polverone". Ad accompagnare i genitori ci saranno i politici Matteo Rosso (onorevole di FdI) e Lorenzo Basso (senatore del Pd), per presentare questo progetto di legge bipartisan sull’etichettatura dei prodotti a latte crudo.
Che cos'è la Seu
La Seu è una malattia rara che colpisce principalmente i bambini (oltre il 95% dei casi) e rappresenta la principale causa di insufficienza renale acuta in questa fascia d'età. Questa condizione può manifestarsi in forme gravi, con una mortalità del 3-5% e potenziali conseguenze a lungo termine come ipertensione e insufficienza renale. Nella maggior parte dei casi (85%), la Seu è una complicanza dell'infezione da Escherichia coli, spesso trasmessa attraverso alimenti contaminati. Tra i prodotti più rischiosi ci sono quelli caseari a base di latte crudo con stagionatura inferiore ai 9-12 mesi; oltre tale periodo, le tecniche di lavorazione riducono la presenza di patogeni. Mentre è ben noto che la carne poco cotta deve essere evitata, la consapevolezza sui rischi associati ai latticini è ancora limitata.
Chi ha proposto la Legge
Le due proposte legislative sono state firmate dal deputato Matteo Rosso (Fratelli d'Italia) e dal senatore Lorenzo Basso (Partito Democratico). Modificando il decreto 158 del 2012 sulla sicurezza alimentare, si prevede l'obbligo di indicare chiaramente sulle confezioni dei formaggi a latte crudo freschi o semi-stagionati il rischio per la salute dei bambini sotto i dieci anni. Un decreto specifico del Ministero della Salute stabilirà la formulazione esatta dell'avviso, le dimensioni del testo e un simbolo distintivo per questi prodotti. I prodotti non conformi potranno rimanere in vendita fino a esaurimento scorte, purché siano immessi sul mercato prima dell'entrata in vigore della nuova legge.
La normativa attuale
Attualmente, la normativa italiana ed europea non impone restrizioni specifiche sui formaggi a latte crudo, salvo che per la vendita diretta di latte o crema crudi, dove è obbligatorio avvisare i consumatori di consumarli solo dopo bollitura. In Francia, al contrario, le etichette devono già riportare indicazioni simili.
La storia di Elia
Elia aveva consumato un formaggio acquistato da un caseificio durante una vacanza a Livigno; i sintomi neurologici si sono manifestati il giorno dopo Pasquetta, portando a un ricovero prolungato al Gaslini. Dopo diversi interventi e complicazioni legate ai farmaci, il bambino è deceduto dopo 50 giorni in rianimazione.
Per sensibilizzare l'opinione pubblica e prevenire ulteriori tragedie, i genitori hanno avviato il progetto "Il trenino di Elia". Negli ultimi mesi hanno incontrato autorità locali e parlamentari per discutere le proposte legislative. Oggi, il trenino rappresenta anche un'attrazione nel parco di Villa Negrotto Cambiaso ad Arenzano, mantenendo viva la memoria del piccolo Elia.
IL COMMENTO
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