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Il neo presidente della Regione alla cerimonia per l'alluvione del Fereggiano: "Molto colpito dal disastro di Valencia, dobbiamo proteggere i liguri, meno cemento? Serve per proteggerci. Cercherò di sveltire la costruzione dello scolmatore del Bisagno".
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di Michele Varì

GENOVA - "Sono rimasto molto colpito dal disastro di Valencia e dei morti nel parcheggio sotterraneo, ci pensavo venendo qui, darò indicazioni di mappare tutti i rischi idrogeologici della Liguria".


Lo ha detto il neo presidente della Regione Marco Bucci ancora in veste di sindaco di Genova alla cerimonia per l'alluvione del Fereggiano del 4 novembre 2011  in cui morirono sei donne.

"Io  non ho ancora fatto una ricerca sulle cause di quanto accaduto a Valencia, ma sta di fatto che noi per prevenire disastri come quello dobbiamo individuare tutti i rischi idrogeologici" ha ribadito Bucci rispondendo alle domande dei giornalisti, "per quanto riguardo la nostra città, e soprattutto la Liguria, visto che ora mi occuperò di tutta la Liguria, faremo indagine operativa su quelli che sono i punti più critici, la Piana di Albenga, sicuramente, ad esempio, come ho già detto in campagna elettorale. Lavoreremo a valle dei fiumi ma soprattutto a monte  per mettere in sicurezza i rivi minori".

Poi Bucci ha auspicato la revisione delle normative che rendono difficile la pulizia degli alvei dei corsi d'acqua, "dobbiamo agevolare in sindaci e le strutture provinciali affinché possano agire il più fretta possibile, dobbiamo fare qualcosa di diverso di quanto è stato fatto in passato, noi siamo qui per questo ed è nostro dovere lavorare per i cittadini". Il neo presidente della Regione ha poi sottolineato l'importanza  dello scolmatore del Fereggiano, "ora dobbiamo fare lo scolmatore del Bisagno più in fretta possibile, appena posso entrare nelle carte mi occuperò subito di questo".

Alla domanda, con riferimento alla proposta del suo rivale alle regionali Andrea Orlando, di una legge contro il consumo del suolo, Bucci ha risposto un po' piccato, "non so cosa volesse dire, so cosa è il consumo del suolo, ma non ha senso fare cadere provvedimenti dall'alto, bisogna distinguere cose che servono e cose che non servono, ogni opera deve essere valutata, non si può fare una legge in cui si dice non si può fare nulla, e  allora la diga come la faccio con i bastoni...lì ci vuole il cemento, come al solito è demagogia". Il neo presidente della Regione ha poi ribadito ancora una volta le accuse mosse ai suoi avversari politici durante tutta campagna elettorale: "Non si può dire tutto sì o tutto no, fra l'altro dicono sempre tutto no". E quando gli è stato detto che Orlando ovviamente faceva riferimento a non costruire nei bacini dei corsi d'acqua ha liquidato tutto in modo piuttosto evasivo dicendo: "Ma sono decenni che non si costruisce nei rivi, ma il cemento serve anche lì, per rinforzare gli argini". Sottolineando poi: "Dire zero cemento è pura demagogia", di fatto rispondendo senza rispondere alle domande dei cronisti.

Alla domanda sul tragitto previsto dello contestato skymetro, che in qualche modo interessa il bacino del Bisagno, Bucci ha detto: "Chiediamo qui alla gente se lo skymetro interessa o no, dopo quarant'anni che nessuno ha fatto nulla qua, finalmente qualcuno fa qualcosa". E quando gli abbiamo fatto notare che lì, in quella fetta di Marassi, gli abitanti sono contrari perché le fermate sono lontane, Bucci risponde con un enigmatico: "Assolutamente no, se guardate il numero delle persone è esattamente il contrario", senza spiegare a  quali persone fa riferimento.