
GENOVA - Il sindaco di Genova Marco Bucci torna sullo scontro andato in scena martedì scorso in consiglio comunale, sfociato con la rissa quasi sfiorata tra il presidente dell'aula Carmelo Cassibba e il capogruppo del Partito Democratico Simone D'Angelo. Al centro del dibattito il documento presentato sul Liguria Pride e la tutela dei diritti della comunità arcobaleno. Cassibba prima ha ammonito la consigliera rossoverde Francesca Ghio, poi ha intimato D'Angelo a stare "molto attento", fino ad avvicinarsi fisicamente al segretario dem, placcato dall'assessore alla Sicurezza Sergio Gambino. Successivamente l'opposizione ha abbandonato i lavori, in segno di protesta, nel momento in cui si sarebbe parlato di diga, con la discussione e l'intervento del sindaco Bucci. Il primo cittadino aveva già rimarcato, martedì stesso, che chi lascia l'aula è sempre in torto, e lo ha ribadito anche oggi, a margine della presentazione di un torneo di padel.
"Penso che chi abbandona abbia sempre torto - ha commentato Marco Bucci -. Sono rimasto molto colpito dall'utilizzazione della uscita dal consiglio per cose che possono essere discusse, mi sembra veramente ridicolo questo modo di lavorare". Il confronto infatti è proseguito, solo alla presenza della giunta e dei consiglieri comunali di maggioranza. "Oltretutto dovevamo discutere la diga e io sono venuto apposta per fare la diga e non parlare della diga in questa situazione è veramente buttare via le occasioni della nostra città per fare un passo avanti - ha concluso Bucci -. Mi criticano sempre dicendo che non voglio parlare di queste cose. Una volta tanto che parlo se ne vanno e questo proprio non riesco a capirlo. Mi sembra veramente un modo vecchio, mal utilizzato di fare il dovere che noi abbiamo nei confronti dei cittadini". Arriva poi la proposta, dallo stesso sindaco Marco Bucci: i consiglieri potrebbero andare a correre due ore prima di venire in aula, potrebbe fargli bene".
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