SANREMO - Motori incandescenti per l’ormai imminente, si parla di 10 giorni, elezione del nuovo sindaco di Sanremo. Indipendentemente dai temi classici trattati dai vari candidati sindaco quali spazzatura, parcheggi, arredo e decoro urbano, ad aggiungere benzina sul fuoco sono arrivate le grandi opere: lo smaltimento dei materia di risulta del cantiere che interesserà il proseguo dell’Aurelia bis (si parla di un milione di metri cubi di terra) e il progetto di riqualificazione del porto vecchio, la cui conferenza dei servizi, per volontà dell’attuale sindaco Biancheri, slitterà sulle scrivania del nuovo sindaco.
La mossa dell’attuale giunta, per alcuni candidati è giusta, per altri, meno. Altro tema delicato che sta riaffiorando la convenzione con la Rai per il Festival di Sanremo. Va precisato che il prossimo festival, febbraio 2025, seguirà ancora i parametri dell’attuale contratto poiché la stessa convenzione scadrà in autunno. Un rapporto, quello tra la Rai e il Comune di Sanremo che da sempre ha fatto discutere soprattutto negli ultimi anni quando in molti, chi a voce alta chi meno, hanno letteralmente parlato di “vendita della Città”.
Il festival diffuso per alcuni versi è stato apprezzato contrariamente alla linea imposta dalla Rai di blindare l’intera l’area intorno al teatro Ariston causa di malumori tra gli esercenti della zona che non sono riusciti a lavorare.
IL COMMENTO
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