Politica

2 minuti e 15 secondi di lettura

GENOVA – Il formalismo della cerimonia di affondamento del primo cassone della diga foranea, caratterizzata anche da una buona dose di tensione, con i protagonisti che sono sfuggiti alle domande dei giornalisti presenti, è stato rotto dal vicepremier Matteo Salvini che ha voluto ricordare nel suo discorso dal podio il governatore della Liguria Giovanni Toti, ovviamente impossibilitato a partecipare all'evento poiché ristretto ai domiciliari a causa dell'inchiesta della Procura di Genova che lo coinvolge.

“E' un dovere è un piacere essere qui in queste settimane complicate, lo devo ai liguri che hanno sempre dimostrato la loro capacità di rialzarsi nei momenti difficili – ha dichiarato Salvini – Ho letto da qualche dotto giornale analisi secondo cui sarebbe stato meglio rinviare questo appuntamento, lascio ad altri questi pensieri. Io voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato a quest'opera, ringrazio Edoardo (Rixi, ndr), ringrazio Giovanni Toti che è stato coprotagonista di un rinascimento ligure che negli ultimi anni è stato imponente e maestoso. Non voglio entrare in sfere che non mi competono però ricordo la fame di infrastrutture, sviluppo, crescita, modernità, sicurezza di questa terra e Genova, in particolare, ancora piange il fatto che non si sia investito a sufficienza in infrastrutture. Quindi io non voglio assolutamente rallentare nella realizzazione di queste opere”.

L'intervento di Salvini, molto politico, è stato apprezzato dall'onorevole Ilaria Cavo, coordinatrice della Lista Toti e da Alessandro Bozzano, capogruppo dello stesso movimento in Regione: “Importantissime e apprezzate le parole del ministro Matteo Salvini e del viceministro Rixi, che oggi a Genova hanno voluto ribadire due concetti fondamentali. Intanto che la Diga, che ha vissuto un importante momento con la posa del primo cassone, non si ferma, come non si ferma la Liguria. E un sentito grazie agli esponenti del governo anche per aver voluto ricordare l'importanza del lavoro fatto dal governatore Giovanni Toti, riconosciuto come protagonista del rinascimento maestoso di questa regione. Parole che confermano l'identità di vedute e la grande coesione della coalizione di centrodestra”.

“La posa è l'immagine chiara di una Liguria che vuole e può andare avanti – proseguono i due esponenti totiani - Partecipare alla cerimonia di inaugurazione dell'opera ha significato essere dalla parte di chi dice sì e si oppone a chi strumentalizza questo momento per alzare il coro del no e dello stallo. Noi siamo dalla parte di chi vuole costruire e non demolire. Lo siamo sempre, con il presidente Toti, e continuiamo a seguire quel percorso che ha portato alla crescita della nostra Regione e che oggi, con l'avvio di questo progetto, consentirà al porto di Genova di accogliere le grandi navi. Uno sviluppo illustrato da numeri chiari (quasi due milioni di teu in più), evitando l'asfissia che avrebbe colpito lo scalo nel giro di vent'anni e pensando con visione alle prossime generazioni".