GENOVA - Una cena, partecipata, per rispondere alle critiche e ai numeri, che raccontano di una Lega in affanno. E allora, quale modo migliore se non un ristorante, in corso Italia, per passare una serata tra politici, candidati e soprattutto militanti. Il Carroccio si è dato appuntamento domenica sera, nella location dei bagni Lido di Genova, per "fare gruppo" e passare qualche ora fuori da attacchi e commenti. Presenti, tra gli altri, il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti nonché coordinatore regionale della Lega Edoardo Rixi, i candidati alle Europee Lorenza Rosso e Francesco Bruzzone e il segretario provinciale Francesca Corso.
"È stata una bella cena, molto partecipata, quella che si è svolta ieri sera nella location dei bagni Lido di Genova. Tanti amici, sostenitori e militanti sono intervenuti per dare sostegno alla Lega in vista delle prossime elezioni Europee e Amministrative di giugno - ha commentato il segretario di Genova Francesca Corso -. Grazie al viceministro Edoardo Rixi e ai nostri candidati Francesco Buzzone e Lorenza Rosso. La nostra si conferma una squadra forte, coesa e compatta i cui punti di forza, che da sempre la contraddistinguono, sono: credibilità, capacità di ascolto e legame con il territorio. I nostri rappresentanti nelle istituzioni ci mettono il massimo impegno per risolvere i problemi e dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini. Un grazie anche ai tanti sostenitori e militanti che ogni giorno si impegnano per il bene della comunità".
Il leader della Lega ligure, braccio destro di Matteo Salvini, ha voluto ribadire il senso profondo del partito. "Siamo uomini e donne liberi, che andiamo avanti guardando al futuro per realizzare opere per la Liguria come la Diga, la Gronda e il Terzo Valico - le parole di Edoardo Rixi -. Per le elezioni la Lega può contare su una squadra forte, compatta e determinata per affrontare il prossimo voto da protagonista". Proprio mentre la Lega genovese e ligure si ritrovava a cena, nella vicina Lombardia, per i 40 anni del partito, Umberto Bossi boccia Salvini e chiede un cambio di rotta. E tra i nomi papabili, per il senatùr, c'è quello del ministro dell'Economia Giorgetti. Tranquillo, almeno apparentemente, il segretario, che battezza il fondatore: "Lui può dire tutto, ci ha creati".
IL COMMENTO
La doppia svolta di Piciocchi: città e assessori, si cambia
Quello spot di Autostrade che stride così tanto