GENOVA - Baci, abbracci, sorrisi, voglia di tornare a contare e a vincere. Così si è aperta l’assemblea degli amministratori del Partito democratico, voluta fortemente dal segretario regionale Davide Natale. E fin qui, nulla di strano.
Fino a quando arriva, come un fulmine o meglio un tuono, l’alert di Natale ai big del partito. “Chi parla di Regionali da qui a giugno non entrerà a far parte della nostra dirigenza, non è degno di farne parte”. Tono severo, e forse anche inaspettato, ai naviganti, che sono avvisati. E tra loro, a qualcuno sicuramente sono fischiate le orecchie. Il riferimento non era diretto a nessuno, senza nomi e cognomi, ma per Andrea Orlando e Luca Pastorino la sedia ha sussultato un poco.
“Chi parlerà di elezioni regionali di qua a giugno non sarà gruppo dirigente del nostro partito - incalza il segretario regionale Natale -. Spero che in questa sala ci siano 120 big del nostro partito che sono coloro che portano avanti le politiche del Pd. Chi parlerà di regionali da qui a giugno non è degno di chiamarsi dirigente del nostro partito”.
Arriva poi l’endorsement agli amministratori locali, a chi tutti i giorni lavora sul territorio ed è a contatto con quei cittadini che sono poi i potenziali elettori di sfide più “ambiziose” come le Europee e le Regionali. “Noi dobbiamo essere al fianco degli amministratori che quotidianamente portano avanti le istanze nelle loro comunità e sono i veri dirigenti che vanno aiutati e contribuiscono a farci crescere. Chi non capisce che questa è la sfida delle sfide e parla d’altro vuol dire che non è all’altezza del ruolo che ricopre”.
La previsione di Davide Natale, che continua a ripetere come un mantra, è cronologica: prima le Amministrative, poi le Regionali. “Io dico una cosa: noi dobbiamo assolutamente essere protagonisti di questo periodo perché le amministrative traineranno le europee e non viceversa. E se noi non riusciremo a fare un bel risultato alle amministrative difficilmente potremo fare una campagna regionale correndo. Questa la sfida che abbiamo di fronte”.
E dopo la bacchettata, ecco la carezza a Orlando e Pastorino: “Bene la disponibilità di chi è autorevole, fanno ben pensare per il futuro, ma il messaggio che deve passare è che bisogna concentrarsi sulle amministrative”. Il messaggio che il segretario Natale vuole mandare ai suoi, al partito in generale, è chiaro: prima il voto di giugno, con l'obiettivo di conquistare più Comuni possibili, poi si inizierà a parlare del 2025. Perché l'obiettivo è quello di tentare la volata per piazza De Ferrari.
L'ex ministro del Lavoro ribadisce le sue parole di settimana scorsa, rispetto a una sua disponibilità a guidare Regione Liguria. “In una settimana non ho cambiato idea, la mia non è una disponibilità ma una decisione di stare in campo per dare un contributo che sarà necessario al momento che si deciderà. Non ci sono candidature ma la determinazione a dare una mano necessaria per cambiare il governo regionale perché siamo di fronte a un fallimento su più fronti, a partire dalla sanità”. Le parole del segretario Natale? “Mi butterà fuori dalla dirigenza del Pd (ride Orlando ndr). Non credo comunque che fosse riferita a me” chiude la questione Andrea Orlando.
Anche il rientrante Luca Pastorino, che da qualche mese è tornato tra i dem grazie alla presenza di Elly Schlein, ha commentato le parole di Natale. “Secondo me il riferimento non era proprio diretto a me ma alla discussione che c'è stata, e io ho risposto a una domanda. Dopodiché penso che abbia ragione, delle regionali non si deve parlare per proposte e nomi, anche se secondo me bisogna iniziare a pensarci alle Regionali. Concordo, il primo obiettivo è il traguardo delle Amministrative, con tutte le sue difficoltà, anche solo per reperire amministratori comunali. C'è il tema di trovare persone disponibili con un'assunzione di responsabilità che parte da questa giornata per mettere tutte le forze possibili in campo e trovare anche nei piccoli centri la riconquista dei Comuni, anche se non è facile perché le persone sono sempre più distanti dalla politica”.
Tra le tematiche affrontate nella sala del cinema Sivori, la sanità pubblica che “ha ripercussioni impattanti sui cittadini, con la difficoltà, per ogni provincia, di assicurare il servizio sanitario a causa di quelle carenze di strutture e personale che stanno diventando croniche” rimarca il responsabile enti locali della segreteria regionale Gianluca Nasuti .
A questo si aggiunge il tema delle infrastrutture. “La difficoltà di spostarsi in Liguria è più che evidente, una vera e propria zavorra per i cittadini e una tassa occulta per le aziende” spiega Natale. Centrale è il nodo delle politiche abitative che sono considerate una delle principali emergenze del Paese e in particolare della Regione.
“Dai territori invece, il caso del rigassificatore è stato un altro dei temi su cui abbiamo ribadito contrarietà: un’operazione politica a danno dell’ambiente e dell’economia savonese. Come per l’aumento delle tariffe per le Cinque Terre una tassa per fare cassa ‘rubando’ il territorio a chi non può permettersi di pagare e restituendo ai cittadini solo le briciole di un’operazione che raddoppia gli introiti”. Il Pd poterà all'attenzione della politica e della cittadinanza i temi dell'ambiente e dei rifiuti, ma anche della portualità, dell'impresa e dell'entroterra.
IL COMMENTO
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