Politica

Il Presidente della Repubblica rieletto all'ottava votazione ma la scelta spacca la tranquillità nella coalizione di centrodestra
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"I giorni difficili trascorsi per l’elezione alla Presidenza della Repubblica, nel corso della grave emergenza che stiamo tuttora attraversando sul versante sanitario, su quello economico e su quello sociale richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento. Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati, e naturalmente devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti, con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini" poche parole ma chiare quelle pronunciate da Sergio Mattarella, appena rieletto Presidente della Repubblica per il secondo mandato.

All'ottavo scrutinio è arrivato il bis con il quorum raggiunto alle ore 20,19: 759 voti. Un lungo applauso dall'Aula si è alzato al momento della certezza. Una decisione arrivata al termine di una settimana che ha visto non poche tensioni in seno ai partiti. Ora la domanda è se Mattarella resterà in carica uno o sette anni (Leggi qui)Tutti i nomi circolati nelle ore precedenti come da tradizione sono stati rigettati. E si crea qualche crepa nel centrodestra con Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni decisamente contraria al Mattarella bis. 

Diverse e contrastanti le posizioni dei grandi elettori liguri a Roma e in generale di tutta la politica locale. C'è chi esulta e chi decisamente no. 

Tra i primi c'è il governatore Ligure e Grande elettore Giovanni Toti che rimarca il 'sacrificio' fatto dal Presidente: "L’elezione di Mattarella mette in sicurezza le istituzioni, con una personalità capace, competente equilibrata al Quirinale". Sulla possibilità di scegliere un altro nome Toti lancia una frecciata all'intero sistema politico ma con uno sguardo al centrodestra: "Si poteva assecondare anche il volere dello stesso Mattarella? Forse sì, ma serviva capacità di dialogo, di sintesi, insomma capacità politica, che non c’è stata".  

Poi dal governatore ligure arriva la stoccata interna: "Noi abbiamo sempre lavorato per preservare la coalizione di centro-destra, ma prima di tutto l’equilibrio del sistema politico. Non c’è stato alcun tradimento, come qualcuno oggi vuole far passare, forse per giustificare errori propri" e ancora "una mediazione (su Draghi o Casini ndr) era possibile, anzi a portata di mano, ma qualcuno non l’ha voluta cogliere per inseguire impossibili successi o per altre legittime valutazioni. Ma per favore, il tradimento, il complotto, gli sgambetti no. Il Presidente è una cosa seria, e le coalizioni non sono caserme, ma luoghi di confronto e condivisione. Alla fine bene così: buon lavoro Presidente".

"Una mediazione era possibile, anzi a portata di mano, ma qualcuno non l’ha voluta cogliere per inseguire impossibili successi o per altre legittime valutazioni" 

Lorenzo Viviani invece, deputato e coordinatore della Lega per la Provincia della Spezia pone ombre sul futuro delle coalizioni del centrodestra anche a livello locale e non risparmia una dura critica agli alleati compreso Coraggio Italia di Toti: "Ci siamo giocati la partita per il Capo dello Stato, non dipendeva solo da noi. Come Lega siamo stati compatti dall’inizio alla fine, di questo sono orgoglioso. Sono stati giorni di prese in giro in cui i cosiddetti “alleati” invece hanno fatto i voltagabbana. Parte degli alleati, tra cui in primis Toti e Coraggio Italia, hanno boicottato volontariamente il risultato che poteva essere storico con l’elezione della presidente Casellati. Un comportamento folle che ci ha portato al Mattarella bis per scongiurare l’ipotesi dell’elezione di Pierferdinando Casini eletto nelle file del Pd. A questo punto si rende necessaria una riflessione, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, per capire se ci sono ancora le condizioni per amministrare comune per comune, istituzione per istituzione assieme a coloro che ci hanno pugnalato alle spalle" conclude Viviani. A Genova e alla Spezia si voterà nei prossimi mesi per l'elezione del sindaco e la rottura avvenuta durante le elezioni presidenziali potrebbe lasciare strascichi a livello locale. 

 "Parte degli alleati, tra cui in primis Toti e Coraggio Italia, hanno boicottato volontariamente il risultato che poteva essere storico con l’elezione della presidente Casellati. Un comportamento folle"

Il deputato di Forza Italia Roberto Cassinelli accoglie invece positivamente la rielezione di Mattarella e placa le polemiche interne alla coalizione: "In un momento delicato, credo sia giusto che si sia trovata ampia convergenza sul nome del presidente Mattarella. Il gesto del Capo dello Stato garantirà al nostro Paese una guida sicura ed illuminata. Unità e stabilità sono ciò di cui l'Italia ha più bisogno. L'elezione del presidente Sergio Mattarella va proprio in questa direzione - spiega Cassinelli che allontana dubbi su possibili crisi nelle maggioranze di centrodestra locali -. Il centrodestra governa unito molte regioni d'Italia. A livello nazionale ciascuno assume le proprie decisioni. Come ha ricordato Antonio Tajani, siamo una coalizione, non un partito unico. L'elezione del Presidente della Repubblica non avrà alcun impatto sulle regioni che il centrodestra sta governando molto bene" conclude Cassinelli.

"L'elezione del Presidente della Repubblica non avrà alcun impatto sulle regioni che il centrodestra sta governando molto bene"

Sette anni fa l'elezione di Mattarella avvenne grazie al peso politico di Matteo Renzi all'epoca segretario del Pd, anche oggi il politico fiorentino di Italia Viva ha influito con i voti dei suoi. La deputata di Italia Viva Raffella Paita ha commentato lanciando più di qualche frecciata al centrodestra: "Si poteva fare prima se Salvini e Conte non avessero giocato in modo distruttivo in questa vicenda. C'è stato un gioco di candidati buttati li. Noi abbiamo avuto una posizione positiva, aggregante soprattutto come ci siamo resi conto che questa inerzia avrebbe causato un danno al Paese. Mattarella è una scelta positiva per tutti". E sulla crisi del centrodestra e il futuro centrista nel paese aggiunge: "Noi siamo interessati a questo nuovo progetto di centro e abbiamo porte aperte a chi vuole seguire questa operazione e la vuole portare avanti con successo. Il centrodestra in questa vicenda è entrato in difficoltà un po' per errori propri un po' per problemi interni".

 

 

Decisamente più critica la posizione del senatore de L'Alternativa c'è Mattia Crucioli che auspicava un cambiamento e di un 'teatrino' andato avanti per giorni. Anche all'ultima votazione il senatore Ligure ha indicato nella scheda Di Matteo: quello per Mattarella "è un voto di vigliaccheria, di conservazione del posto e dello status quo. Ai cittadini italiani serve un cambiamento. Noi abbiamo votato Di Matteo per dare un messaggio di profondo cambiamento. L'Alternativa conta 18 parlamentari ma Di Matteo ha ottenuto tra i 50 e 60 voti: questo vuol dire che anche nel Palazzo c'è un sentimento contro le posizione di Draghi e Mattarella. Tutti i posti di potere di potere sono occupati dal vecchio sistema. Tanti colleghi cominciano a capire che questo sistema non può reggere a lungo". E sui diversi nomi proposti durante questa settimana Crucioli spiega: "Noi non abbiamo mai avuto la sensazione che ci fosse una reale proposta vera. Era evidente che fossero manovre fatte per far fallire l'operazione. La sensazione è che stato tutto un teatrino. Il governo sarebbe saltato e loro non lo volevano".

 

 

Il Ligure Franco Vazio, vice presidente della Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati e rappresentante del Pd invece esulta: "Sono state giornate frenetiche dove il Pd ha saputo mantenere i nervi saldi. Solo ieri si è consumata la frantumazione del centrodestra a causa di forzature e tentativi che anteponevano interessi di parte al bene del Paese. Auspicavo che la saggezza potesse irrompere nella mente di chi aveva dato sponda a tali iniziative. Sono contento che ciò sia accaduto. Avevo più volte affermato che all’Italia servisse un Presidente di alto profilo morale, super partes, che avesse la capacità di prendere per mano il Paese e il Governo così come era accaduto in questi ultimi 7 anni; soprattutto in un momento complicato come quello che stiamo vivendo. Sergio Mattarella è il sigillo di questo ragionamento, interprete rigoroso della Costituzione e degli interessi di tutti gli italiani" conclude Vazio.

 

"All’Italia serviva un Presidente di alto profilo morale, super partes, che avesse la capacità di prendere per mano il Paese e il Governo. Mattarella è il sigillo di questo ragionamento, interprete rigoroso della Costituzione e degli interessi di tutti gli italiani"

Anche l'ex Cinque Stelle Elena Botto entrata nel Gruppo Misto ha votato, come Crucioli, per Di Matteo e parla della fine di uno 'stucchevole spettacolo': "Ringrazio i colleghi del Gruppo Misto per il coinvolgimento, per la passione politica, per i valori condivisi e per il confronto franco che abbiamo avuto in questi giorni. Ringrazio Nino Di Matteo, per le parole di apprezzamento espresse oggi nei confronti di questo Gruppo di parlamentari che con serietà ha portato avanti in modo compatto il suo nome - continua la senatrice Botto - come indicazione di una politica sana e possibile, sulla quale sarebbe stato opportuno almeno soffermarsi a riflettere. Resta invece molta amarezza per l’incapacità di tutta questa classe politica 'dei migliori' di saper convergere ed esprimere un nome nuovo, offrendo al mondo uno spettacolo stucchevole fatto di tatticismo, strategie dove presunti leader hanno dimostrato scarsa capacità politica e di essere ostaggio di quei parlamentari che dovrebbero guidare” conclude Botto.

"Resta molta amarezza per l’incapacità di tutta questa classe politica 'dei migliori' di saper convergere ed esprimere un nome nuovo, offrendo al mondo uno spettacolo stucchevole fatto di tatticismo"

 

"Il primo pensiero è un grazie al Presidente Mattarella", dichiara Luca Pastorino, deputato ligure di LeU e segretario di presidenza alla Camera. Da Pastorino non manca una critica alla strategia tenuta da Salvini e in generale da tutto il sistema politico: “Quel che ha sbagliato la politica, oltre alla linea tenuta da Salvini a dir poco confusa, è stato di non fare emergere all'esterno la giusta lettura della rielezione del Presidente. In una legislatura caratterizzata da tanti rovesciamenti di campo e dove, in questi giorni, tutti partiti hanno fatto una sorta di congresso interno, Mattarella poteva già essere un punto di partenza per un Parlamento che in questi anni ha appunto visto tante forme di evoluzione", commenta Pastorino. "Mattarella incarna quell'equilibrio e quella saggezza che già aveva con sé e per la quale gli è stato chiesto di portare avanti il suo lavoro. Grazie, Presidente" conclude il deputato di Leu.

"Quel che ha sbagliato la politica, oltre alla linea tenuta da Salvini a dir poco confusa, è stato di non fare emergere all'esterno la giusta lettura della rielezione del Presidente" 

“Alle soglie di questo secondo mandato mi unisco al diffuso sentire nel formulare alla più alta carica dello Stato i migliori auspici di buon lavoro” commenta il sottosegretario di Stato alla Difesa, la senatrice in quota Lega Stefania Pucciarelli che mantiene una posizione istituzionale. “La scelta della conferma del Presidente Mattarella è frutto del senso di responsabilità che ha prevalso in un'ampia maggioranza trasversale tra i grandi elettori; un orientamento che responsabilmente antepone su tutto gli interessi della nazione e della collettività, nella consapevolezza di una fase storica gravata dalla perdurante pandemia e da dinamiche geopolitiche cariche di complessità, incertezze e potenziali destabilizzanti” conclude il sottosegretario Pucciarelli.

"La scelta della conferma del Presidente Mattarella è frutto del senso di responsabilità che ha prevalso in un'ampia maggioranza trasversale"

Gli auguri per l'elezione bis arrivano anche dal sindaco di Genova Marco Bucci che auspica di poterlo presto ospitare in città: "Buon lavoro al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, confermato dai Grandi elettori alla guida delle nostre istituzioni. Ha dimostrato la sua vicinanza a Genova in momenti delicati e cruciali anche con la sua presenza in città. Ci auguriamo di averlo presto ancora tra di noi per condividere momenti sereni e lieti" ha commentato Bucci

 

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