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Il senatore: "Il Sindaco Bucci dovrebbe finalmente dire chiaramente che Genova non può rinunciare all’industria"
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Ex Ilva, sono ore febbrili e cresce la preoccupazione. “Sono anni che i lavoratori dello stabilimento ex ILVA di Genova denunciano i rischi derivanti delle mancate manutenzioni agli impianti e le mancanze di prospettive lavorative. Con grandissimo tempismo, il giorno dopo l’uscita di scena di ArcelorMittal, dopo anni di totale disinteresse, il sindaco Bucci scrive a Mittal ormai uscita di scena. Evidentemente non non ha sortito alcun effetto positivo, anzi. Oggi il Ministro Urso, nell’informativa al Senato, non solo ha quasi dimenticato l’esistenza di Genova ma l’ha completamente omessa dalla prospettiva strategica di rilancio della filiera produttiva dell’acciaio in Italia.”
Dichiarano in una nota i senatori del Partito Democratico Lorenzo Basso e Annamaria Furlan.
"Del resto - sottolineano - nessun impegno concreto sul salvataggio dell'azienda, nessun chiarimento sul memorandum firmato con Arcelor Mittal è emerso nell'informativa in Senato del Ministro Urso sull'exILVA.  Un’informativa che non è stata all'altezza della drammatica situazione che stanno vivendo migliaia di lavoratori e le imprese dell'indotto".
"È evidente cosa bisogna fare oggi - aggiungono i due senatori Pd - Superare i contrasti sulle scelte del passato e puntare al salvataggio di ex Ilva con una guida pubblica di Acciaierie d'Italia. È il momento delle responsabilità, il Governo non può tirarsi indietro.”
Il Sindaco Bucci dovrebbe finalmente dire chiaramente che Genova non può rinunciare all’industria e far sentire la propria voce con il Governo. Magari questa volta in tempi utili." concludono Basso e Furlan.

Proprio oggi il sindaco Bucci è tornato sull'argomento auspicando una soluzione "dove tutte le parti, compresi i lavoratori, vincono".  Il primo cittadino ha inviato questo messaggio in una lettera inviata ad Arcelor Mittal, "ho semplicemente risposto agli auguri - ha dichiarato Bucci - ricordando che la situazione non è bella, che Arcelor non sta investendo come doveva essere e che vogliamo una soluzione per i lavoratori, per la città e per l'industria". (LEGGI QUI)