Politica

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Si focalizza sulle grandi opere e i dati del lavoro il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti mentre attraverso Primocanale fa gli auguri a tutti i liguri di buon 2024. In piazza De Ferrari uno spettacolo trasmesso in diretta su Mediaset. "Un grande momento di visibilità, un grande momento di promozione del nostro territorio, un grande momento di aiuto a quel turismo che anche quest'anno ci ha dato soddisfazioni straordinarie, con una crescita non scontata rispetto agli ottimi dati dell'anno precedente, con una crescita degli occupati, con una crescita delle attività e quindi con il lavoro per il nostro territorio e il lavoro. Si procura anche così, con il coraggio, la voglia di pubblicizzare, di far conoscere e di far vedere le bellezze della nostra regione" spiega Toti.

Il governatore non nega una critica verso le opposizioni: "Francamente questa regione si merita tutto questo. E chi vorrebbe riportarla ad un passato un po' oscurantista, un po' negletto e un po' rinchiuso o un po' opaco, un po' oscuro, meno allegro, non fa un favore a nessuno. Forse specula solamente un po' sulla politica, cosa che non si dovrebbe mai fare. Chiudiamo un anno straordinario, chiudiamo un anno straordinario per molti aspetti con tutte le difficoltà che sta vivendo il mondo in questo momento e ovviamente tutti noi auspichiamo che torni al più presto pace e tranquillità. La guerra russo ucraina, la crisi israelo-palestinese, la crisi nel Canale di Suez legata alle crisi in Medio Oriente che in qualche modo hanno lanciato qualche ombra anche sui nostri porti, ma che sono certo supereremo con l'aiuto di tutti e soprattutto con l'aiuto delle potenze internazionali e della nostra Marina militare".

Il presidente Toti poi guarda all'anno trascorso e a quello che c'è ancora da fare nel nuovo: "Si chiude un anno straordinario perché la Regione Liguria raramente ha avuto un momento così felice economicamente. Molti guai del passato sono stati archiviati e oggi marciamo decisi verso un modello di sviluppo che vede insieme il turismo, il terziario, la ricerca, la logistica, i nostri porti, le crociere e l'industria. Perché mai ci dimentichiamo che Genova e la Liguria sono state, sono e saranno, una grande potenza industriale. I numeri ci dicono che siamo nella direzione giusta. Ce lo dicono quotidianamente. Mai la Liguria negli ultimi vent'anni ha avuto tanti nostri concittadini con un posto di lavoro e il posto di lavoro è la prima cosa per dare dignità ad una persona".

Poi l'attenzione del governatore si focalizza sui tanti lavori e le grandi opere in corso e in programma in Liguria. "Mai la Liguria ha avuto tanti cantieri aperti come oggi, neppure sommando gli ultimi 40 anni - spiega Toti -. C'è il Terzo Valico di cui siamo arrivati ormai all'80% di cui vedremo la luce nei prossimi due anni, il passante ferroviario che garantirà a Genova una metropolitana di superficie. Treni più scorrevoli, l'intera flotta ferroviaria del trasporto regionale rinnovata e modernizzata, è la flotta più moderna d'Italia. E poi ancora il waterfront della Spezia, la nuova stazione crocieristica, la nuova stazione di Migliarina. Ma potrei andare avanti con tutti i lavori che stiamo mettendo insieme a Ponente, anche con gli amici di questo governo. Le varianti dell'Aurelia sono davvero tante e se li mettessi tutti in fila, ovviamente non basterebbe il tempo. Solo il Pnrr ha dato a Regione Liguria più soldi che a qualunque altra regione d'Italia. E la nostra capacità di investire, di mettere a terra, di realizzare quegli investimenti è conclamata e riconosciuta, visto che il governo per primo, con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è venuto a Genova durante lo scorso Salone Nautico e per primi, ancora una volta, lo dico per orgoglio, abbiamo firmato quell'accordo sui fondi di sviluppo e coesione che porteranno altri 260 milioni di euro sul nostro territorio. I successi della nostra economia sono tanti la diga del Porto che trasformerà il bacino del Porto Vecchio e tutto Sampierdarena in un porto moderno, all'altezza di competere con i grandi porti del Nord Europa. Ma, come diceva Henry Ford, i vantaggi benefici di una nuova tecnologia non sono tali finché non sono per tutti e quindi quella che immaginiamo è una Liguria che corre veloce, che premia il merito, che premia lo sforzo, non che appiattisce verso il basso, che cerca di vestire tutti di grigio e allo stesso modo distribuendo poco per tutti".

Lo sguardo si proietta al futuro: "Vogliamo una Liguria dove chiunque, dovunque uno sia nato da qualsiasi famiglia, la più umile, la più ricca, la più secolarizzata o la più o la più povera culturalmente, abbia la possibilità di dimostrare le sue capacità e crescere. Questo è l'ascensore sociale che vogliamo. Questa è la libertà che vogliamo dare a questa regione, una regione dove i diritti siano ampi e estesi, ma non siano tali da sommergere il merito e la capacità e l'intraprendenza di ogni persona. E questo senza lasciare nulla indietro, perché la cosa di cui sono più orgoglioso dopo un anno e mezzo di inflazione che ha colpito duramente i redditi delle famiglie, soprattutto delle famiglie a reddito più basso, è che abbiamo oggi una manovra economica che aiuta proprio chi è rimasto indietro a fare un passo in avanti. E lo facciamo rendendo gratuiti gli asili nido per tutte le famiglie sotto i 35.000 euro di reddito sociale Isee e quindi molto più alto per la dichiarazione dei redditi. Lo facciamo aumentando la dote sport, dando la possibilità a tutti i ragazzi di iscriversi a una palestra, un'associazione sportiva e coltivare il loro desiderio di movimento, di sport, di sana competizione in un campo che sia da basket, da pallavolo, da calcio o una piscina. Lo facciamo regalando l'abbonamento a tutti coloro che sotto i 19 anni, la mattina si svegliano e prendono un treno e vanno a scuola: lo faranno gratis, senza pesare sulle tasche delle loro famiglie. E sotto i 26 anni coloro che vanno all'università avranno il 50% di sconto per farlo e nonostante tutti i treni nuovi, oltre un miliardo di euro di investimento, quest'anno anche i pendolari non avranno alcun aggravio di costo sul loro abbonamento. Questo perché riteniamo che lasciare qualche soldo in più in tasca alla famiglia sia qualcosa di importante. Ma riteniamo anche evidentemente, che aiutare chi è rimasto indietro sia un'opera di collettività, di aiuto sociale che crea comunità. Lo facciamo anche, ad esempio, investendo oltre 30 milioni di euro sulle case popolari in tutta la regione per renderle più vivibili, più compatibili ambientalmente. Oltre, evidentemente, quel grande progetto Begato, di cui siamo orgogliosi tanto quanto i nuovi waterfront delle nostre e delle nostre città".


E ancora il governatore sottolinea l'importanza della cultura: "La nostra strada per una comunità coesa che però sa correre veloce e tutte insieme, credo abbia davvero presa la strada giusta. Voglio spendere solo una parola ancora sulla cultura, perché la Liguria sta diventando una vera superpotenza culturale. Quest'anno siamo la prima regione che per soldi investiti in cultura ha trasformato in posti di lavoro posti di lavoro di qualità, creativi che danno la possibilità a tanti giovani e meno giovani di poter esplicitare la propria creatività nel nostro territorio. Rifacimento di tutti i musei, il rifacimento di molti luoghi di cultura. Un palazzo ducale che torna a splendere come perno della cultura. Un Carlo Felice che si è imposto tra le istituzioni, tra gli enti lirico sinfonici del Paese come uno dei maggiormente creativi e più più e di più alta qualità e che porterà presto in tour anche negli Stati Uniti d'America proprio per promuovere tutti insieme il nostro".

Toti poi parla della sanità: "Sappiamo tutti che viviamo un momento complesso della sanità. Lo viviamo ovviamente per colpa del covid che ha bloccato per alcuni mesi, per quasi due anni i nostri ospedali. Lo viviamo perché molti prima di noi hanno sbagliato con politiche come il numero chiuso all'università nel costruire le professionalità che servono al sistema e che, ahimè, occorre molti anni per formare. Se pensate che ci vogliano sei anni più 5 o 6 di specialità per formare un nuovo medico, parliamo di 10-11-12 anni e lo stesso ormai di infermieri altamente professionalizzanti, con un corso di laurea e professionalità sempre più complesse come quelle dei tecnici Sanità per gestire le macchine che stiamo che stiamo acquistando. Occorre modificare queste politiche e io spero che il governo ovviamente lo faccia al più presto, ma nel frattempo non restiamo con le mani in mano. Stiamo costruendo le case di comunità in tutta la regione, stiamo attrezzando con i macchinari più moderni e tutte queste case di comunità e tutti i nostri ospedali. Stiamo lavorando ad un sistema informatico. Lo avete già provato con prenota vaccino, con prenota salute che consentano ai cittadini di avvicinarsi sempre in modo meno o meno difficile alla nostra sanità e a procurarsi le visite che servono. Stiamo investendo 50 milioni di euro per ampliare l'offerta sanitaria, ricordandoci sempre lo dico a coloro che di mestiere criticano senza proporre soluzioni alternative, che il sistema sanitario del nostro Paese è il più ampio, diffuso, gratuito, sistema sanitario d'Europa. È uno dei primi del mondo e su questo dobbiamo sempre rendere merito, ovviamente a chi l'ha costruita e alle tante persone che ci lavorano. Anche in questo campo cambieranno le cose, sia nelle eccellenze. Il tecnologico di Erzelli col nuovo ospedale del ponente della città di Genova, il nuovo Felettino alla Spezia, i cui lavori ricominceranno di qua a qualche settimana, al nuovo Gaslini, un'eccellenza assoluta della pediatria, il nuovo Santa Corona, l'ospedale unico di Taggia, l'ospedale di Bordighera che riaprirà al proprio pronto soccorso e potrei andare avanti a lungo".

Il presidente Toti poi ringrazia tutti coloro che in questa notte di festa lavorano per la comunità: "Ringrazio chi è nei nostri pronto soccorso, i vigili del fuoco sulle banchine del porto e molti, molti altri ancora, che passeranno questa notte al lavoro. Spero con un pizzico di allegria e una possibilità di un brindisi per festeggiare la mezzanotte. Siamo una grande comunità, siamo una comunità capace di una resilienza che altre comunità non hanno avuto. Siamo una comunità con una capacità di ripresa che tante altre comunità non hanno avuto dal Ponte Morandi in poi. Oggi di tutte queste nostre virtù abbiamo bisogno di fare tesoro per costruire un 2024 veramente straordinario e io sono certo che lo sarà perché è il sogno di una Liguria nuova sta diventando anno dopo anno la realtà. Buon anno e buon 2024 a tutti".

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