Cristina Lodi, Pippo Rossetti e altri ventinove tra militanti, ex sindaci e consiglieri comunali hanno abbandonato il Partito democratico per aderire ad Azione, il partito di Carlo Calenda. Il consigliere regionale del Pd Armando Sanna è rimasto sorpreso ma al tempo stesso è pronto a "reagire subito".
Sanna, cosa succede?
"Non mi sono ancora molto chiare le motivazioni di questa scelta ma è sempre un dispiacere quando qualcuno decide di andarsene dal nostro partito. A loro comunque va il mio personale in bocca al lupo"
E' davvero esaurita l’esperienza del PD come dicono i suoi ex colleghi di Partito?
"Spero che i miei ex colleghi non facciano l'errore di andare via e dare sentenze sul partito che ha permesso loro di raggiungere grandi risultati in politica, non renderebbe onore al loro percorso ma mi auguro che non sarà così. Per fortuna la nostra comunità è ben più vasta di 30 persone..."
E ora che scenari vede?
"Non cambia proprio niente ma non possiamo neanche fare finta di niente. Mettiamoci al lavoro più di prima, confrontiamoci e andiamo avanti. Non è mettendo la polvere sotto il tappeto che si pulisce la casa. Una riflessione profonda andava già fatta dopo le comunali: bisogna aprire i nostri confini e non chiuderci in noi stessi. Quello che in questo momento può sembrare una perdita si potrà trasformare in una grande occasione di rilancio".
Adesso lei rimane l’unico consigliere regionale di riferimento del Pd nell’area genovese...
"Sarà un'ulteriore spinta per lavorare ancora di più sul territorio. Il mio impegno è sempre stato al 100%, vorrà dire che da oggi lo sarà al 200".
IL COMMENTO
Cuocolo, la dimostrazione che a Genova i "giovani" possono fare bene
Il senso civico di Besi