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Il discorso del sindaco che proverà a governare ancora. "Città futura, è questo il mio sesto elemento"
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IMPERIA - È il giorno di Claudio Scajola, pronto a mantenere la guida della sua Imperia per i prossimi cinque anni. "Imperia, dove eravamo rimasti?". Così l'ex ministro dell'Interno presenta la propria candidatura a sindaco, in vista delle Comunali del 14 e 15 maggio prossimi. È stato chiaro, fin da subito, Scajola: niente simboli di partito, niente bandierine e imposizioni dall'alto, ma solo il proseguo di un percorso civico che già nel 2018 aveva segnato l'ascesa del primo cittadino. Una partita da dentro o fuori, chi ci vuole stare è ben accetto, chi invece non si ritrova nella proposta, sceglierà di fare un passo indietro.

E così è stato, al fianco di Claudio Scajola, con un sostegno esterno e senza colori, Lega, Forza Italia e chiaramente il presidente di Regione Giovanni Toti, che da subito ha espresso il proprio appoggio e la propria stima, trainando con sé i partiti di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Fratelli d'Italia, altresì, ha scelto di sostenere la candidatura del colonnello Luciano Zarbano, correndo in solitaria una sfida alquanto complicata. In una sala gremita, all'Auditorium della Camera di Commercio, alla presenza di imprenditori, associazioni di categoria, politici, Claudio Scajola ha presentato il suo programma, per il secondo tempo di Imperia, sulle note de "Il meglio deve ancora venire" di Luciano Ligabue. Imperia, avanti insieme. 

"Un grande grazie alle centinaia di amici e sostenitori che hanno voluto prestare il loro volto per questa opera che da domani sarà anche sui manifesti della città. Siamo tanti e ognuno di noi non si nasconde. Tutti questi cantieri li abbiamo fatti per far crescere la città, non ci sono state proteste a parte qualcuno che si diletta a scrivere su Facebook. Un grazie al presidente di Regione Liguria Toti che è qui con noi, ci onora della sua presenza e mi piace ricordare che con la sua giunta ha contribuito a una parte considerevole della crescita della nostra Imperia. Ringrazio anche i partiti che hanno anteposto alle loro sigle il nostro progetto, credendo in quello che stiamo portando avanti. Grazie a chi sopporta i miei pregi ma anche i miei difetti" le parole dell'ex ministro. 

E prima di iniziare a presentare quello fatto e quello che farà, Claudio Scajola ringrazia la moglie Maria Teresa, "nella buona e nella cattiva sorte".

"Sono ancora qui per iniziare una campagna elettorale che ci porterà al 14 e 15 maggio, tante tantissime le cose fatte ma ce ne saranno ancora molte altre, serve ancora tempo per portare avanti quello che abbiamo promesso cinque anni fa di fare. Le difficoltà del presente rendono ogni cosa più difficile, una piccola città come la nostra necessita più che nel passato di un forte impegno per far crescere celermente la nostra comunità, dobbiamo recuperare il tempo perso. Abbiamo bisogno di collaborare con chi fa impresa, agevolare le attività di chi vuole iniziare a fare impresa. Abbiamo bisogno di semplificare le procedure di coloro che vogliono investire qui nel nostro territorio. Non abbiamo paura della ricchezza ma dobbiamo farla crescere nel nostro territorio". 

"Vogliamo un'amministrazione pubblica efficiente, credibile, autorevole e stabile. I tempi d'oggi ci obbligano a questo per evitare che gli investitori vadano in altri territori. È necessario impegnarsi ancora. 186 milioni di euro da investire a Imperia, sono stati apprezzati i nostri progetti anche in Europa ma queste opere necessitano di essere realizzate nel modo migliore ed efficiente. Tutte le risorse che sono state date le abbiamo già impegnate, tutto si può realizzare solo se l'obiettivo unico è Imperia. Lavorare e confrontarsi con tutti ma senza cordoni ombelicali con i partiti nazionali che non conoscono il territorio. La storia e i tempi sono cambiati e la classe dirigente è cambiata, non si può amministrare la comunità nascondendosi dietro un simbolo, ho chiesto una campagna amministrativa che avesse come unico scopo quello di far crescere la città. Questo lo spirito delle nostre tre liste civiche delle quali si occupano i cittadini che le vogliono far crescere. Qui c'è chi vota in modo diverso alle Politiche ma che adesso vuole il bene della città, è sempre stato questo l'obiettivo. Ringrazio i partiti che hanno accettato questa sfida"

BILANCIO. "Quando abbiamo iniziato questa avventura il bilancio era dissestato e abbiamo messo a posto i conti, abbiamo ricevuto lodi dalla Corte dei Conti per come abbiamo risanato e bilanciato. Abbiamo reso la città più pulita, c'è ancora da fare ma molto abbiamo fatto. Siamo in regola con la raccolta differenziata e in regola con la legge nazionale. L'abbiamo portata dal 36% al 70%. Abbiamo ridotto la Tari per le abitazioni civili e gli edilizi commerciali del 20%, si ottiene un risultato così solo se si amministra bene".

SICUREZZA. "A Imperia gli incidenti sono diminuiti del 30%, abbiamo una centrale operativa sul territorio, una collaborazione con le forze di polizia e telecamere 4K in giro per la città. Autovelox per garantire sicurezza e tutelare la vita umana".

TURISMO. "Presenze hanno superato le aspettative. Abbiamo aperto il Planetario, disincagliato il porto turistico, che era stato gettato da un'inchiesta farlocca che ha bloccato per 15 anni il prolungamento del nostro porto. Abbiamo avviato l'iter conclusivo per l'approvazione da parte della Regione. Il porto è fondamentale per far crescere nostra città".

SOCIALE. "Aiuti e sostegno per i più deboli sono aumentati del 50%. Abbiamo investito 18 milioni di euro per gli asili nido e le scuole. Ringraziamo il personale medico e paramedico per il lavoro che è stato portato avanti nel periodo del Covid. Contributo eroico che ancora tutti noi si ricordano".

MANIFESTAZIONI E IMPIANTI. Teatro Cavour chiuso nel 2015, abbiamo fatto nuovo progetto per riportarlo ai suoi splendori, intercettato risorse che era complicato trovare, sarà un gioiello ed entro quest'anno lo riapriremo al pubblico. Per evitare strumentalizzazioni apriremo i cantieri come ha fatto il sindaco Bucci con il Waterfront di Levante.

VIABILITA'. Pista ciclabile da San Lorenzo al Prino, una delle più belle ed emozionanti che si possa fare. Andirivieni di persone dai più grandi ai più piccoli. La prima settimana di maggio apriremo la ciclabile dalla rotonda di via Trento fino al Galeazzone". 

"Pulita sicura prospera solidale e viva". Così Scajola e il suo staff avevano scritto nel 2018 nel volantino programmatico, "così abbiamo portato a termine". 

Adesso, il prossimo step, è quello di completare il sesto elemento: CITTA' FUTURA. "Dobbiamo progettarla, il 15% della popolazione di Imperia è straniera, dato alto ma come sindaco devo dire che ci sono persone che elaborano, collaborano, e aiutano a far crescere il Pil senza creare problemi. Vantiamo un numero elevato di centenari. Siamo cresciuti come popolazione rispetto alle altre città grandi della Liguria. Vogliamo una città che sia sempre più green, nel porto energia elettrica che verrà prodotta dal sole della nostra città, che dev'essere sempre più a misura dell'uomo, incentivando anche le isole pedonali ma con buon senso. Una città dove abbiamo deliberato che dalla pista ciclabile ci siano dei pettini che vadano in tutti i rioni. E ancora bus elettrico a guida autonoma, il governo ce lo ha appoggiato e ce l'ha finanziato, non ci deve essere paura ma voglia di salire, perché è giusto copiare dai più bravi. Abbiamo fatto una gara, abbiamo un vincitore e siamo in grado di produrlo, per città che guarda al futuro". 

Qual è l'assetto della città futura? "Dobbiamo considerare che non si deve avere paura di guardare in alto e sognare in alto. La nostra città non deve essere ostaggio di mentalità pessimistica, arretrata, che ci blocca le ali, dobbiamo avere coraggio e non ci fermeremo, forti delle potenzialità che il nostro territorio ha e che può esprimere. Con la banda ultra larga saremo una delle città più avanzate a livello europeo.

Poi il messaggio: "Sacrifici sì ora, ma se ci voterete porteremo la città a essere tra le più avanzate del nostro Paese. La città che crede nello sviluppo turistico di qualità, è un discorso economico: bisogna puntate su turismo di qualità, puntare sul settore alberghiero e quello della ristorazione. Puntare sulle aziende imperiesi che soffrono la lontananza ma rimangono solide sul nostro territorio. Collaborazione con le istituzioni, con la tradizione olearia della nostra città.

INFRASTRUTTURE. "Far venire gente qua, investire sulle comunicazioni, sulle infrastrutture, vogliamo puntare sull'Albenga-Carcare-Predosa per consentire di circolare in maniera più fluida. E poi l'Aurelia bis di Imperia è stata inserita tra le infrastrutture che sono priorità del Governo".

GIOVANI E STUDIO. "La città del futuro si muove facendo crescere i giovani, con un accordo siglato con il rettore di UniGe, il vecchio ufficio di igiene a Porto Maurizio rientra nel campus universitario di quella zona. A Imperia inoltre nascerà un corso di laurea in Scienze dell'Alimentazione agro alimentare.

INDUSTRIA. "Capisco la nostalgia di quando c'era per esempio Agnesi, ma noi dobbiamo lavorare sulle aree dismesse. Per esempio per l'ex caserma Crespi lo Stato ha finanziato con 30 milioni il centro degli uffici dello Stato, i lavori iniziano il primo di luglio, nascerà la cittadella degli uffici dello Stato e questo ci fa avvicinare al futuro".

Arriva poi il discorso finale del sindaco uscente. "Chi non c'era cinque anni fa oggi è il benvenuto, ora tutti insieme senza divisioni iniziamo il nostro secondo tempo. Io mi impegno davanti a voi, che con oggi ne diventate testimoni, che manterrò la promessa di dedicare tutto me stesso, le mie energie, il mio tempo, a voi, ascoltando e decidendo, convinto come sono che la democrazia non sia confusione ma che entra in difficoltà quando non decide. Il valore supremo è quello di prendere impegni forti del mandato popolare. Dobbiamo proseguire il cammino con un mandato forte che ci consenta di affrontare il rilancio di Imperia vedendo e costruendo il futuro, per creare benessere e dare prospettive ai nostri giovani e per contribuire nel nostro piccolo alla cosiddetta cosa pubblica. È un dovere ed è il vero e importante servizio di una comunità. Faccio appello a tutti voi per condividere questo con i cittadini. E agli altri candidati dico: il bene di Imperia deve venire prima del vostro consenso. Ai miei cittadini, al di là di partiti e schieramenti, dico: valutate idee e programmi e la credibilità di chi propone". Infine, Claudio Scajola, cita Mao. "Nel caos che vedo, grande la confusone sotto il cielo. Non fatevi ingannare e scegliete senza pregiudizi, per i nostri figli, andiamo avanti insieme per Imperia". 

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