GENOVA - L'emendamento presentato dal senatore del Partito democratico Lorenzo Basso, che chiedeva al Senato di bloccare l'aumento dei pedaggi autostradali. È stato votato dal Movimento Cinque Stelle, come spiega il senatore Luca Pirondini. "Sarebbe stata doverosa la cancellazione degli aumenti tariffari per tutto il 2023 per chi transita in A7 tra i caselli di Genova Ovest e Serravalle Scrivia, in A10 e A12 tra i caselli di Savona e Sestri Levante, in A26 tra i caselli di Novi Ligure e il raccordo A10 Genova-Savona. Incomprensibile che sia stata la destra al Governo, nella cui compagine non mancano i liguri, a bocciare proprio quell’emendamento" ha dichiarato Pirondini.
"Ricordiamo solo noi le sceneggiate della destra ligure, quando si stracciava le vesti ai tempi del Conte 2 perché le autostrade della nostra regione erano interessate da cantieri imponenti, imposti dalla necessità di mettere in sicurezza la rete? Dopo anni di mancata manutenzione culminati nella tragedia del Ponte Morandi, il piano di ammodernamento avviato da Aspi ha disseminato le autostrade liguri di cantieri, causando enormi disagi per la circolazione a tutte le ore e in tutte le stagioni. Oggi, gli stessi che si sgolavano accusando il Mit di allora di non dare risposte ai cittadini, scelgono di tradire i liguri negando loro lo stop degli aumenti dei pedaggi - attacca il senatore Cinque Stelle Pirondini -. Passi Salvini, ma Rixi? Si ricorda di essere ligure solo quando deve chiedere il voto? Aver bocciato l’emendamento mette a nudo la vera natura della destra. Una destra che condanna lavoratori e turisti a continuare a pagare un conto salato ma a rimanere contestualmente in coda”, conclude Pirondini.
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IL COMMENTO
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