GENOVA - Dalle dimissioni improvvise dell'amministratore delegato di Ansaldo Energia Giuseppe Marino al futuro di Acciaierie d'Italia, con la grande incognita sulle aree ex Ilva inutilizzate, passando per il futuro industriale, economico e strategico di Genova. Questi gli argomenti che affronteremo questa sera nel consueto appuntamento del lunedì con 'Il Programma politico di Primocanale', per tracciare un percorso tra passato e presente, con uno sguardo rivolto al futuro.
La sesta città d'Italia ha bisogno di risposte, che riguardino non solo lo scenario occupazionale ma anche quello progettuale, partendo dalle aree al momento "freezate" dell'ex Ilva. Un milione 145 mila metri quadrati di terreno sul quale negli anni d'oro della siderurgia si lavorava l'acciaio, un investimento di anni che ha permesso di diventare un punto di riferimento del Nord d'Italia, ma che oramai ha perso la propria consistenza.
La crisi economica e industriale che ha colpito Genova ha con il tempo assorbito sempre di più gli spazi inutilizzati, trasformandoli in lunghe distese, vuote, che non aspettano altro di essere reinvestite. Quale quindi il futuro di Genova, con l'incognita di Ansaldo Energia e la richiesta di ricapitalizzare l'azienda, con nuovi investimenti ad ampio spettro.
Un disco verde che sembra essere arrivato proprio attraverso le parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha assicurato un cambio di passo al presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. Nel frattempo i sindacati, nel day after delle dimissioni dell'Ad Marino, hanno alzato la voce, chiedendo e ottenendo per martedì 7 febbraio un incontro proprio con il titolare del dicastero.
Di questo e molto altro parleremo con i principali attori della politica genovese e ligure, ma anche con i sindacati e i lavoratori, con coloro che ogni giorno sono protagonisti del proprio presente ma con l'incognita di quello che sarà il loro futuro.
IL COMMENTO
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