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L'aumento per l'anno in corso sarà del 2%, a cui si aggiungerà un altro 1,34% dal prossimo 1° luglio, per un totale di 3,34%
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GENOVA - Un inizio d'anno con il botto, ma senza fuochi d'artificio. È questo lo scenario che si sta delineando nei primi giorni del 2023, tra l'inflazione che picchia forte e gli aumenti di benzina e pedaggi autostradali. Era dal 2018, anno in cui è crollato ponte Morandi (14 agosto, 43 vittime ndr), che i pedaggi non subivano nessun incremento, partito invece dal 1° gennaio 2023. L'aumento per l'anno in corso sarà del 2%, a cui si aggiungerà un altro 1,34% dal prossimo 1° luglio, per un totale di 3,34%. Questo, per quanto riguarda le tratte di competenza di Autostrade per l'Italia Spa.

Aumenti che sono stati invece scongiurati nella maggior parte delle società autostradali italiane, dove tutto sembra congelato almeno fino al 31 dicembre 2023. È quanto stabilito dal Mit, d'intesa con il Mef. E di aumento dei pedaggi autostradali, in una rete ligure falcidiata oramai da tempo da cantieri, chiusure e lunghe code, si parlerà questa sera ne 'Il programma politico di Primocanale' con il direttore Matteo Cantile

Il capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale Luca Garibaldi è intervenuto sull'aumento dei prezzi di Autostrade e benzina: "Il costo di benzina e gasolio è salito di 20 centesimi al litro rispetto al 30 dicembre, a causa dell'incremento delle accise. Proprio quelle accise che la premier Giorgia Meloni, in campagna elettorale, doveva togliere immediatamente - attacca il dem -. I rincari dei pedaggi autostradali in una regione che ha subito il crollo di ponte Morandi e che ancora oggi è prigioniera dei cantieri per la messa in sicurezza dell’autostrada è inammissibile. Regione Liguria ha sbagliato fin dall’inizio a non chiedere ad Autostrade per l’Italia, vista la situazione, di mantenere i pedaggi bloccati fino al 2030 o quantomeno fino alla chiusura di tutti i cantieri".

A pochi giorni dall'inizio dell'anno arriva l'annuncio del consigliere del Partito democratico Garibaldi. "Per tutta questa serie di decisioni ed eventi al primo consiglio regionale presenterò un ordine del giorno per chiedere che Regione Liguria si muova nei confronti del Governo. È necessario intervenire per ripristinare il bonus trasporti, agire sulle accise e chiedere di intervenire presso Aspi, come era già accaduto in passato, per portare avanti la richiesta di bloccare l'aumento dei pedaggi fino al 2030. Anno in cui si presuppone non ci saranno più cantieri sulle tratte della Liguria. A questo punto, vedremo se la maggioranza lo sosterrà".



 

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