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La città della Torretta cerca di lasciarsi alle spalle un anno segnato dalla crisi e dall'ombra della guerra. Tra i progetti per il 2023 quello di una città "green"
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Crisi economica e pandemia, ma anche progetti per un futuro sostenibile. Questi alcuni dei temi toccati dal sindaco di Savona Marco Russo nell’intervista di fine anno concessa a Primocanale. Il primo cittadino ha definito il 2022 simbolo di ripartenza, "un anno di riattivazione della città dopo l'emergenza, in cui sono state gettate le fondamenta per risolvere situazioni di stallo". 

"Ci ispiriamo al concetto di 'patto'. Questa visione implica collaborazione e ascolto delle istituzioni verso la cittadinanza e viceversa. La città ha risposto molto bene e ne siamo soddisfatti: il futuro di Savona è nelle mani dei savonesi, che hanno saputo fare rete anche nelle difficoltà", aggiunge Russo. 

Il 2022 è stato l'anno della guerra in Ucraina, scenario drammatico che ha travolto anche Savona. La città della Torretta è gemellata dagli anni Ottanta con Mariupol. "Possiamo riassumere questo periodo con una parola: solidarietà. Non è mai mancata verso i profughi arrivati nella nostra provincia. Da un lato la guerra è stata vissuta attraverso l'accoglienza e il sostegno, dall'altro le conseguenze nell'economia sono un'ombra sulle festività che cerchiamo di scacciare con eventi aperti a tutti".

"Il prossimo anno vedrà il completamento di alcuni 'cantieri' rimasti bloccati per troppo tempo. Risolveremo il nodo della raccolta differenziata e dell'igiene pubblico, lavoreremo sempre di più sui quartieri e punteremo su una città più verde attraverso progetti di pedonalizzazione e mobilità alternativa. E poi non dimentichiamoci del teatro, del mercato, dei patti di collaborazione per il regolamento dei beni comuni, della rete museale e dell'occupazione", conclude Russo augurando ai savonesi "fiducia e speranza".