Politica

La misura, spiega il viceministro ligure, "non riguarda solo la portualità, ma tutte le concessioni demaniali. Anche gli affitti delle case popolari, perché anche loro sono legati a questo meccanismo"
48 secondi di lettura

GENOVA - "Stiamo contrattando in queste ore con il Mef un emendamento alla manovra per contrastare quegli automatismi che rischiano di far scattare aumenti ingiustificati dei canoni demaniali". Così il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi ha spiegato i lavori in corso al Mit rispetto agli extra costi dei canoni delle concessioni demaniali. 

"Sarebbe devastante non solo per i porti, ma per tutte le attività che sono in concessione sul demanio perché porterebbe a un aumento della spirale inflattiva - continua Rixi -, che il nostro Paese deve invece evitare che continui a galoppare". 

La misura, spiega il viceministro ligure, "non riguarda solo la portualità, ma tutte le concessioni demaniali. Anche gli affitti delle case popolari, perché anche loro sono legati a questo meccanismo. Siamo in un Paese pazzo, in cui, da una parte, aiutiamo le aziende per i sovraccosti per energia e materie prime e, dall'altra, gli aumentiamo in maniera automatica altri costi. Si deve trovare un punto di equilibrio".

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI

Venerdì 09 Dicembre 2022

Gronda: caro Rixi, Paita ha le stesse mie preoccupazioni

Leggo sulle pagine del Secolo XIX la polemica del vice ministro Edoardo Rixi contro l'onorevole Raffaella Paita che si è "permessa" di sollevare il tema degli extra-costi imprevedibili della Gronda che non si sa ad oggi come affrontare. Il tema è uscito fuori lunedì scorso 5 dicembre durante "Terra
Lunedì 05 Dicembre 2022

Gronda, a Terrazza Incontra il vice ministro Rixi parla degli extra costi

https://www.youtube.com/embed/cpjDCJuxLoI  
Lunedì 05 Dicembre 2022

Terrazza incontra il vice ministro Edoardo Rixi

Primo confronto da vice ministro con delega ai porti a Terrazza Colombo
Martedì 13 Dicembre 2022

Rixi a Primocanale: "In Liguria situazione europea più critica per ponti e viadotti"

Il viceministro: "Lo stato di salute delle nostre infrastrutture ci dice che nei prossimi 15/20 anni debbano essere ricostruite, ma potrà succedere se ci saranno strade alternative"