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Sono 87 in tutti i membri del Comitato che dovrà portare il partito al congresso: un terzo è rappresentato da esponenti di forze esterne ai dem
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ROMA - Ci sono anche alcuni liguri, come l’ex ministro al lavoro Andrea Orlando, e l’europarlamentare Brando Benifei, oltre alla genovese Annamaria Furlan, eletta in Senato nel collegio della Sicilia, tra gli 87 membri del Comitato costituente del Pd designati oggi in direzione a Roma, in vista del congresso del partito. I garanti saranno l’attuale segretario uscente, Enrico Letta, e il segretario di Articolo 1, Roberto Speranza.

Con l’inizio della fase costituente, il Pd si avvia nei prossimi 2 mesi a costruire il nuovo modello di partito che dovrà poi eleggere il nuovo segretario. "Non ci sarà congresso senza una fase costituente efficace - ha spiegato Letta - Il comitato sarà composto per un terzo da esterni, per un terzo da rappresentanti dei territori e per un terzo da parlamentari. Un quadro che mette insieme le tre grandi polarità del nostro lavoro – ha aggiunto – Ci aspettiamo che i candidati affrontino i nodi, ponendo le soluzioni alle questioni, che sono come servire il Paese e come fare sì che ci sia un nuovo Pd migliore, in grado di affrontare quei nodi che quando nel 2007 è nato erano ben lungi dall'arrivare".

L’idea della costituente era stata lanciata, tra i primi, proprio da Andrea Orlando che in una intervista a Primocanale (LEGGI QUI) aveva puntato proprio sull’importanza di aprire il dibattito interno a altre forze e realtà civiche, "altrimenti - aveva detto - se il dibattito si risolve con la semplice scelta del segretario non cambierà mai nulla. E il futuro segretario potrebbe essere espressione anche di quei mondi che oggi non fanno parte del Pd".

Oltre alla costituente che dovrà portare al congresso, il Pd si sta organizzando per fare opposizione al Governo. Letta ha annunciato due importanti iniziative: sabato 3 dicembre in tutti i territorio saranno presentate le controproposte alla manovra economica, con una mobilitazione. Poi il 17 dicembre, a Roma, una iniziativa nazionale: “Metteremo in campo le nostre idee – ha spiegato – come la questione del salario minimo e quella del cuneo fiscale da ridurre”.

IL COLLETTIVO DONNE PD: "METODO SBAGLIATO"

Ma l'avvio della costituente Pd ha già scatenato le prime polemiche. Il Collettivo delle donne dem, di cui fa parte anche la genovese Cristina Lodi, esprime contrarietà nel metodo sulla selezione dei membri del Comitato. "Rileviamo un tentativo di autoconservazione – si legge in una nota - lo stesso che ci ha portato alla sconfitta alle elezioni politiche. Esprimiamo dunque un netto disappunto non "contra personam" ma "contra principium". Esistono personalità degne di rispetto tra quelle individuate, ma contestiamo il metodo: mancanza di trasparenza, di condivisione e una pluralità culturale non garantita. Quali criteri sono stati usati, per esempio, per scegliere i parlamentari che fanno parte di questo organismo? Hanno riproposto la stessa logica perdente della campagna elettorale nominando persone di apparato che non sono espressione del territorio o di altre energie democratiche, ma solo di una classe dirigente che ha fallito. Così non va: è inaccettabile che dopo aver confezionato la sconfitta storica elettorale vogliano ipotecare anche il futuro del Pd".