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Siamo convinti che sia necessario far nascere il prima possibile il nuovo Governo con Meloni premier e Forza Italia dentro. Ma serve equilibrio tra le forze politiche di maggioranza
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GENOVA - “Siamo la forza più atlantista all’interno della maggioranza, è innegabile. E la presenza di Antonio Tajani oggi alla riunione del Ppe lo conferma ulteriormente”.

Roberto Bagnasco è uno dei deputati di Forza Italia presenti alla riunione del gruppo parlamentare durante la quale Silvio Berlusconi si è lasciato andare a considerazioni su Putin e Zelensky imbarazzando non poco gli alleati di Governo e facendo infuriare Giorgia Meloni che ha minacciato “Chi non crede nel patto atlantico e sta con la Russia è fuori dal Governo, a rischio anche di non farlo nascere”.

“Sono sicuro che Berlusconi non avesse alcuna intenzione di compromettere la maggioranza – dice a Primocanale Bagnasco che quelle parole le ha sentite di persona – anche perché – tiene a precisare – prima di parlare di Putin e Zelensky e lasciarsi andare a considerazioni personali vista anche la sua amicizia col presidente russo, ha ribadito per l’ennesima volta che siamo europeisti e che la nostra adesione alla Nato non è messa in discussione. Anzi, siamo decisamente sostenitori del Patto atlantico da parecchio tempo, prima ancora di Fratelli d’Italia e Lega”.

Ma allora perché quelle parole di elogio a Putin e di critica a Zelensky? “Russia e Ucraina hanno una storia conflittuale nata prima di questa guerra e da parte dell’Europa serve un intervento più efficace rispetto a quanto non stiano facendo gli Stati Uniti che forse non hanno il nostro stesso interesse a far cessare il conflitto – risponde Bagnasco – Credo che le parole di Berlusconi andassero in quella direzione e siano condivise da buona parte dell’opinione pubblica”.

Restano dichiarazioni che rischiano di compromettere il Governo nascente, non crede Berlusconi sia stato incauto? “Quello circolato è un audio disgraziato – ammette Bagnasco – Non sappiamo chi l’abbia messo in giro perché a quella riunione c’erano parecchie persone, non solo noi parlamentari, tanto che appena il Presidente ha iniziato a parlare della guerra sia io che Giorgio Mulè abbiamo provato a convincerlo a farlo in un altro momento, in un incontro più riservato. Ma sapete com’è Berlusconi: molto spesso è più sincero di tanti altri”.

Siete preoccupati quindi per l’alleanza di Governo?: “Un po’ di preoccupazione la abbiamo, ma non abbiamo dubbi sul fatto che l’esecutivo debba nascere il prima possibile ed essere il Governo di Giorgia Meloni con Forza Italia dentro – ribadisce Bagnasco – Certo serve un equilibrio tra le forze, secondo il risultato elettorale, per avere un clima sereno dentro il quale lavorare. E inoltre non ci sono alternative a questa alleanza, la più atlantista possibile”.

Beh, c’è sempre l’ipotesi di un Draghi Bis: “Non scherziamo – dice Bagnasco – E inoltre se ci basiamo sulla maggioranza che ha sostenuto il Governo Draghi, all’interno c’erano forze politiche non certo a favore della Nato”.