Egle Possetti, portavoce dei familiari delle vittime del Morandi, replica alle parole di Antonio Tajani, esponente di primo piano di Forza Italia, che aveva messo in relazione Gronda e Morandi.
"Abbiamo sentito - dice la Possetti - le dichiarazioni dell’onorevole Tajani che citavano fra l’altro la mancata costruzione della Gronda di Genova come una delle possibili cause che hanno portato al crollo del Ponte Morandi.
Caro Onorevole Tajani e cari tutti gli altri nostri rappresentanti, siete in campagna elettorale ma noi Parenti delle Vittime pretendiamo che nessuno strumentalizzi la nostra tragedia, in alcuni casi Voi portate avanti i progetti di tante opere nuove, a volte necessarie, a volte inutili al bene pubblico, ormai noi siamo stufi di sentire raccontare mezze verità adattate ai propri interessi, soprattutto in relazione alla nostra tragedia.
Tante opere pubbliche ci sono già ma devono essere manutenute con perizia, anche con interventi importanti e strutturali, questa evidenza è purtroppo chiara e limpida dal crollo del ponte Morandi, dai crolli nelle gallerie, ecc.
Il ponte poteva e doveva essere ristrutturato anche senza l’esistenza della Gronda, occorreva la volontà di farlo, occorrevano determinazione ed onestà ma purtroppo nessuno è stato in grado di mettere a terra questo impegno verso i cittadini.
Ci sono 59 imputati a processo, ci sono stati 43 morti, feriti e sfollati non dimentichiamolo, vedremo quali saranno poi i colpevoli ma non cercate di mistificare la realtà per i Vostri scopi elettorali, non possiamo permetterlo".
"Non usate i nostri morti, imparate - conclude - a fare campagna elettorale sui programmi, che ricordiamo dovrebbero sempre essere rivolti al bene pubblico e generale e non ad interessi di singole parti".
IL COMMENTO
Cuocolo, la dimostrazione che a Genova i "giovani" possono fare bene
Il senso civico di Besi