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Per la prima volta nell'anno 2023 in Liguria le auto nuove e con alimentazione ibrida benzina-elettrica, inclusiva di alimentazione termica, o con alimentazione benzina-idrogeno oppure gasolio-elettrica, saranno esentate dalla tassa automobilistica regionale per tre anni. E' una delle novità del fisco regionale votate oggi in Assemblea Legislativa della Liguria.

La Regione Liguria nel 2023 stanzierà 1,6 milioni per l'esenzione dell'Irap alle nuove imprese under 35 e 5 milioni per ridurre l'Irpef ai redditi bassi. Sono due novità previste dalla legge di stabilità per il 2023 approvata dal Consiglio regionale della Liguria con 17 voti a favore (centrodestra) e 12 contrari (Pd-Articolo Uno, Lista Sansa, M5S e Linea Condivisa).

Per il 2023 la Regione conferma misure di alleggerimento della pressione fiscale sulle fasce di reddito medio-basse e inserisce nella manovra di bilancio una detrazione Irpef per famiglie con figli a carico e con un reddito imponibile fino a 28 mila euro.

In particolare a favore di questa fascia di contribuenti, per i soggetti con almeno due figli a carico, viene confermata la detrazione base pari a 40 euro per ciascun figlio a carico, aumentata a 45 euro per ciascun figlio disabile. Per l'anno di imposta 2023, viene inoltre avviato un percorso di riduzione della maggiorazione all'addizionale regionale all'Irpef applicata ai redditi compresi tra 15 mila e 28 mila euro. Per le nuove imprese aperte da giovani con un'età inferiore a 35 anni previsto l'azzeramento dell'Irap per l'anno 2023 e per i due anni successivi.

Rivedi la puntata di lunedì 12 dicembre sulle aree ex Ilva che dividono maggioranza e opposizione, sull'occupazione e i dati in calo, sui depositi chimici tra opzione zero e trasferimento a Sampierdarena, sul futuro della mobilità fatto di progetti e mezzi pubblici gratis a Genova con sperimentazioni già nel 2023. Rivedi qui la puntata andata in onda su Primocanale: appuntamento tutti i lunedì alle ore 21, da lunedì 9 gennaio. 

 

Due nuovi casi di peste suina africana sono stati accertati oggi nell'Appennino Ligure, a Sassello e Rossiglione. I positivi, dal 27 dicembre 2021 a ieri, salgono così a 208: 135 in Piemonte e 73 in Liguria. Si tratta del primo caso di positività alla PSA nel Comune savonese e del quattordicesimo caso nel Comune genovese da quando si è iniziata l’emergenza: aumentano quindi a 42 i Comuni con almeno un caso di positività accertata.

"Tuttavia, a quasi un anno dalla comparsa del virus, in Liguria - sostiene Alessio Piana, consigliere regionale della Lega e presidente della III commissione Politiche agricole e Allevamento, Caccia e Pesca - non è stato abbattuto un solo cinghiale all'interno della cosiddetta zona infetta (zona II) nell'ambito delle attività di depopolamento. Questo a causa delle assurde restrizioni imposte dai tecnici e dagli esperti di Ispra, Cerep e del ministero della Salute, i quali hanno incomprensibilmente disposto che gli animali abbattuti, anche se negativi, debbano essere distrutti, impedendo di fatto agli unici operatori volontari, ossia i cacciatori, disponibili e autorizzabili a compiere il depopolamento, di potere svolgere l'esercizio venatorio finalizzato all’autoconsumo delle carni. E così anche l'installazione delle barriere, sul quale peraltro sono sempre stato molto scettico, si è rivelato inefficace e non ha impedito di arginare l’epidemia, come dimostrano i rinvenimenti delle carcasse di oggi a ponente della recinzione già realizzata".

"L'arroccamento su posizioni preconcette, il non volere prendere in considerazione che lo sviluppo della malattia virale si stia svolgendo in maniera diversa da quella ipotizzata un anno fa e la non volontà nel volere trovare una strategia che possa conciliare la ‘dottrina’ con la realtà e ponga le Regioni, alle quali non sono state fornite risorse economiche, strumentali e umane per affrontare questa emergenza nazionale, nella condizione di poter fare delle azioni concrete, risponde alla volontà di non contrastare la situazione in atto e anzi di aumentare il rischio di espansione dell’epidemia. Non si può sempre dire no alle istanze dei territori e delle Regioni - conclude Piana - senza proporre soluzioni percorribili, non si può continuare a non tener conto che oltre alle esigenze sanitarie ci sono quelle legate alla pubblica incolumità, alla sicurezza stradale e ai danni alle produzioni agricole”.

Niente ‘bollo’ per i veicoli del volontariato di protezione civile e dell’antincendio boschivo iscritti al sistema ZeroGis. Questo il contenuto di un ordine del giorno, approvato all'unanimità in consiglio regionale durante la sessione di bilancio, presentato dal capogruppo della Lega Stefano Mai.

"Ho proposto - dice Mai - di estendere l'esenzione dalla tassa automobilistica regionale anche ai veicoli iscritti nel sistema ZeroGis (muniti del dispositivo acustico supplementare di allarme e di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu). Le auto in questione sono destinate al servizio di antincendio boschivo (AIB) e protezione civile di proprietà di gruppi iscritti nell'Elenco regionale del volontariato".

"Si tratta di mezzi che svolgono un importante lavoro sul nostro territorio, ma che a oggi non hanno potuto godere dello sgravio. Con il denaro risparmiato - conclude - si potrebbero acquistare dispositivi di protezione individuale e attrezzature per rafforzare il sistema ligure del volontariato di Antincendio boschivo e Protezione civile che è sicuramente tra i più efficienti d’Italia e che va salvaguardato".

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GENOVA - È passato in commissione bilancio alla Camera l'emendamento che fa scendere in modo notevole la tassazione sulle pensioni erogate ai frontalieri da enti o istituti del Principato di Monaco.

Ne abbiamo parlato con la deputata e vicepresidente della commissione Attività Produttive Ilaria Cavo, prima firmataria, che ai microfoni di Primocanale ha spiegato l'importanza di questo emendamento per chi ogni giorno o almeno una volta alla settimana passa il confine per andare a lavorare o tornare a casa.

Dal 1 gennaio i lavoratori transfrontalieri del ponente ligure che hanno maturato la pensione nel Principato di Monaco avranno il trattamento pensionistico con un'imposizione sostitutiva delle imposte sul redditi con un'aliquota del 5 per cento anziché del 23.

"Un provvedimento in cui abbiamo creduto fin dal principio perché allevia la pressione soprattutto di operai, donne delle pulizie, lavoratori con pensioni al minimo ed equipara il trattamento per i nostri 8mila pensionati transfrontalieri liguri a quello previsto da questa finanziaria per chi ha maturato le pensioni in Svizzera" ha detto la deputata, che ha firmato e seguito l'iter parlamentare dell'emendamento.