turismo

In Francia le spiagge gradualmente riaprono
2 minuti e 43 secondi di lettura
In Francia le spiagge gradualmente riaprono, consentendo al momento la sola attivita' sportiva: resta vietato prendere il sole, installare attrezzatura da spiaggia o stendere asciugamani. Succede a Mentone, a ridosso del confine con la Liguria: proprio da qualche ora, alcune spiagge del comune francese sono tornate fruibili, ma dalle 9 del mattino alle 19.

Da Fossan a Borrigo, definite "spiagge dinamiche", e' consentita la passeggiata. Qui si potranno praticare anche attivita' sportive, sempre in solitaria, come surf, kayak. Ancora chiuse completamente la "Hawaii" di Garavan, la spiaggia "Rondelli" delle Sablettes e la spiaggia di Gorbio. Passato il confine, in terra ligure, la situazione cambia: in attesa della nuova ordinanza regionale, le linee guida concordate per la riapertura degli stabilimenti balneari in Liguria prevedono la fruizione della spiaggia per prendere il sole, nuotare e muoversi liberamente. "Siamo liberi di attrezzare gli stabilimenti come vogliamo per garantire il corretto distanziamento tra file e postazioni di ombrelloni - dice all'Agi Gianmarco Oneglio, presidente regionale FIBA - Ci sara' la possibilita' di diminuire il numero di cabine, magari per avere piu' spazio proprio per gli ombrelloni o per l'area ristorante. Si dara' anche la possibilita' di togliere i campi di beach volley o beach soccer allo scopo di guadagnare ulteriore spazio per i bagnanti".

L'accordo tra associazioni di categoria, Demanio e Regione ha fissato il distanziamento degli ombrelloni a 3 metri: una decisione che deriva dalla conformazione del litorale ligure, stretto e lungo e colpito anche da diverse mareggiate, l'ultima a fine 2019. Col lockdown, spiega Oneglio, "non e' stato possibile fare i ripascimenti", quindi lo spazio a disposizione e' ulteriormente ridotto. Non e' solo il minor numero di bagnanti - si stima un netto dimezzamento rispetto all'era pre covid - o la distanza tra ombrelloni la differenza che si notera' sulle spiagge della Liguria: gli accessi, ad esempio, avverranno dopo il controllo della temperatura.


"Bisognera' anche lasciare in archivio per 14 giorni il nominativo del cliente e conservare la dichiarazione dei componenti del nucleo familiare, persone con cui si divide la cabina o l'area ombreggio - dice Oneglio - Inoltre vi sara' un numero ridotto di bagnini perche' i corsi, a causa del lockdown, non sono stati fatti quest'anno. Anche per coloro che saranno in servizio, sara' necessario prevedere una formazione adeguata per applicare tecniche di salvamento 'meno invasive'". In Liguria le spiagge potrebbero gia' riaprire lunedi' 18 maggio, salvo dietrofront della Regione, ma "non siamo pronti" dichiara il numero uno regionale della FIBA. Diverse le difficolta', una su tutte la mancanza di dpi: "I guanti in nitrile (monouso) sono ad esempio introvabili.

Aspettiamo ancora i disinfettanti, le mascherine. E poi c'e' da preparare la documentazione per i clienti. Alcuni apriranno probabilmente la settimana dal 4 giugno, altri addirittura sceglieranno luglio perche' le prime prenotazioni negli alberghi sono proprio per quel mese". Una stagione che partira' comunque in ritardo e con forti limitazioni, seppur minori sul fronte della fruizione delle spiagge, rispetto ai cugini d'Oltralpe: "Certo, abbiamo perso gli incassi di aprile e maggio, paradossalmente in una delle primavere piu' soleggiate degli ultimi anni - dice Oneglio - Ma sulla gestione di spiagge e strutture balneari, siamo al primo posto nel mondo e non temiamo concorrenza"