cronaca

76 i firmatari della lettera a Giovannini, continuano le interviste su Primocanale
4 minuti e 9 secondi di lettura
Primocanale continua ad ascoltare le voci dei sindaci liguri - 76 in tutto capitanati dal primo cittadino di Cogoleto - che hanno firmato la lettera al ministro Giovannini chiedendo un commissario per gestire l'emergenza autostradale. Tutti e 76 concordano sul pensiero dell'editore di Primocanale Maurizio Rossi che da anni denuncia (e lo ha fatto anche da parlamentare, quando siedeva in Senato) le criticità del sistema infrastrutturale ligure.

Caos autostrade, l'editore di Primocanale Rossi: "Il primo a denunciare questo disastro" - LEGGI QUI 


Il primo a parlare è il sindaco di Celle Ligure, Caterina Mordeglia: “E' importante che si sia scritta questa lettera, evidenziare la nostra difficoltà, so che anche il presidente della Regione Liguria Toti è molto sensibile su questa situazione quindi ne potremo discutere in maniera approfondita. Anas sta facendo degli interventi sulla rete di sua proprietà per mettere in sicurezza le strade, certo che oggi tutti questi cantieri uno dietro l’altro creano una criticità. Un conto quando le regioni erano chiuse, adesso diventa difficile da gestire.."


Una situazione difficile da gestire che non solo diventa un problema con l’apertura delle regioni, ma è già invalidante anche solo per andare da una città all’altra: "Siamo penalizzati quotidianamente - dice il sindaco di Borgio Verezzi, Renato Dacquino - perché spostarci anche tra le nostre città diventa un'impresa, è davvero avvilente trovarsi alle prese con una situazione che sembra irreparabile. Bisogna fare qualcosa di concreto per rimediare a questa paralisi cronica. Non bisogna essere superficiali e fare le cose alla carlona, ma c'è un tempo limite e questo tempo è stato superato. Io credo che la Liguria meriti di più, debba essere accessibile in sicurezza, qui lavoriamo tutti al meglio per la sicurezza del territorio e chiediamo la stessa sensibilità a tutti i soggetti coinvolti".

Autostrade "gravi inadempienze": multa da 100 mila euro e rinuncia a 60 milioni di pedaggi - LA SANZIONE
 


Il primo cittadino di Borgio Verezzi non è l’unico a pretendere di più per il suo comune e per la Liguria, infatti, anche il sindaco di Ponteinvrea, Matteo Camiciottoli, chiedendo che l’intervento del ministero: “Se non è stata fatta la manutenzione per decenni - sottolinea - e quindi bisogna prendere il toro per le corna, intervenga il ministero perché la situazione non è più accettabile. Bisogna fare gli interventi necessari per permettere ai cittadini di tornare a vivere".


Massimo Niero, sindaco di Cisano sul Neva, tra i firmatari della richiesta di commissariamento, sottolinea le ripercussioni del caos autostrade sul suo territorio: "Qui c'è gente che ci mette due, tre ore per andare a Genova a lavorare. Abbiamo portato la questione all'attenzione anche della Provincia, deve ripartire un mondo - dice in un intervento a Primocanale - e non possiamo farlo in queste condizioni. Noi qui viviamo una paralisi permanente del traffico che crea non solo ripercussioni sul turismo, dovremmo avere risposte diverse ma registriamo un'assenza totale delle istituzioni. Di fronte ai nostri segnali di pericolo, chiediamo un'attenzione significativa. Abbiamo il paese diviso in due dalla strada e quindi abbiamo anche difficoltà nel semplice attraversamento, siamo qui a incrociare le dita ogni domenica."


Venerdì di fuoco sulle autostrade della Liguria, code da Levante a Ponente - LEGGI QUI


"La burocrazia ci strangola, se dessero i soldi ai comuni noi li spenderemmo meglio e subito sul territorio.” Commenta il sindaco di Cengio Francesco Dotta “Carenze strutturali, strutture inadeguate ci penalizzano. Il problema è enorme, ci vuole una visione superiore. Ci devono ascoltare".


La situazione dell’entroterra ligure è altrettanto preoccupante, spiega Francesco Antoci, sindaco di Urbe: "Strade e autostrade sono impercorribili, ci vuole un coordinamento superiore. L'entroterra è fortemente penalizzato. La mia zona è ricca di attività, dobbiamo pensare al loro sviluppo. Le risorse ci sono ma sono strangolate dai fatti."


“Impossibile pensare che i tir scendano per le strade provinciali, per il Turchino, come purtroppo avviene dai tempi della tragedia del Morandi” Questa è la conclusione del discorso a Primocanale di Mirco Ferrando, il sindaco di Mele. “Impossibile per noi venire a Genova e viceversa. Chi ha scelto di vivere fuori città paga serie conseguenze. Ci vuole sull'esempio del ponte per Genova, una coordinazione generale , una visione d'insieme per la qualità della vita". 

Concorda su questo anche il sindaco di Quiliani, Nicola Isetta: "Il nostro è un grido d'allarme. Sentiamo la necessità si sviluppare una coordinazione anche con la Regione per iniziative concrete a sbloccare il momento difficile per un territorio come il nostro, al centro di scambi commerciali rilevanti. Dobbiamo mettere a sistema tutto, gli interventi strutturali per aiutare il territorio che vive di scambi e di turismo. Ci vuole una regia Complessiva per fare sistema e interpretare le necessità del nostro territorio"