porti e logistica

Le crociere ferme da oltre due mesi
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 Il direttore generale di Coste Crociere, Neil Palomba, chiede alla politica il via libera a effettuare crociere tutte in Italia, che non sono consentite dalla regolamentazione attuale. "La nostra richiesta è un'esenzione temporanea che ci dia la possibilità di operare su itinerari solo su porti nazionali, con una deroga", dichiara il direttore generale in un'audizione alla Commissione Industria, commercio, turismo del Senato sulle iniziative di sostegno alle imprese nella fase 2 dell'emergenza Coronavirus. "Nelle nostre operazioni standard - spiega Palomba - operiamo crociere internazionali, che in questo momento non abbiamo la possibilità di effettuare".


Le navi da crociera sono in panne dopo due mesi di totale stop, con gli extra costi per rimpatriare passeggeri e personale e con un futuro totalmente incerto, il settore cerca soluzioni per non precipitare in un pericoloso gorgo economico. In Italia si sta ragionando sull’ipotesi di limitare al solo territorio nazionale gli itinerari delle crociere: potrebbe essere una buona idea per superare il problema di eventuali quarantene imposte da Paesi terzi ma non tutte le compagnie potranno legalmente (a meno di riforme nel settore) operare in questo modo. La Costa Crociere è una di quelle compagnie che punta a ripartire il prima possibile almeno per quanto riguarda i porti italiani.