salute e medicina

La discussione sul caso aperto dalle dichiarazioni del prof Bassetti
3 minuti e 5 secondi di lettura
Da Claudio Montaldo, ex assessore alla Sanità nella giunta Burlando in Liguria e oggi esponente di Articolo1, riceviamo e pubblichiamo.

Caro Paternostro, caro Sciortino,

parliamo del Remdesiver. E' opportuno, utile e necessario che i pazienti liguri possano essere curati con tale farmaco, che pare dare risultati incoraggianti, e che si comincia a sperimentare su scala più ampia. Nel suo comunicato l'Agenzia italiana del farmaco ha scritto che ritiene "inusuale ed eticamente discutibile limitare
l'accesso allargato del farmaco esclusivamente ad alcuni centri”,
come deciso dall'azienda produttrice.

Mi pare quindi che ci siano le condizioni
per lavorare all'attivazione della sperimentazione anche da noi. Sono certo che il clinico si starà già adoperando in tal senso dopo il contatto col direttore dell'Aifa, e in questo ha il sostegno di tutti. Poche parole invece sul perché ne stiamo discutendo qui. Sarebbe buona cosa confrontarsi senza invertire l'ordine delle cose. So bene che è una pe ssima abitudine di certa discussione politica ribaltare le “frittate”. Ma mi provoca inquietudine quando lo fanno i media.

Tutti coloro che conoscono la sanità
sanno che le sperimentazioni dei farmaci nascono e si sviluppano dalle relazioni tra i clinici e le aziende, con l'approvazione dei Comitati etici, se necessario dell'Aifa. La politica non entra e non deve entrare in queste scelte. Sicuramente ci saranno stati incomprensioni o cos'altro non ci è dato sapere, alla base della decisione dell'azienda produttrice. I protagonisti di sicuro lo sanno e si chiariscano. Dicendo che era una scelta “geo politica“ il prof. Bassetti ha sbagliato, perché sa bene che non è così.

Sono comprensibili lo stress e la tensione di questo periodo
, ma è troppo facile sollevare un polverone mediatico. In un momento come l'attuale un autorevole esponente della clinica non può dare nemmeno il dubbio di voler prendere parte alle contese politiche. E altrettanto, amici giornalisti, a che pro sbattere nei titoli il ministro senza nemmeno sentirlo? Buttare tutto in politica, quando questa non c'entra? Gettare manciate di qualunquismo su una struttura come l'Aifa, che svolge un lavoro tecnico e scientifico prezioso ogni giorno e ancora di più in questa crisi, al di là del ministro pro-tempore e nessuno la ricorda per aver mai assunto un ruolo di parte? Perché parlare a sproposito di candidature alla presidenza della Regione?

Concentriamoci davvero sull'emergenza, proviamo tutti a dare un
contributo, almeno d'idee e di suggeriment i e naturalmente chi ha
il compito di governare dovrebbe evitare di liquidare con
disprezzo tutto ciò che arriva dall'opposizione. C'è bisogno di tutti
mentre contiamo oltre mille morti, triste secondo posto dopo la
Lombardia. Infine senza voler insegnare, ad altri il mestiere, ritengo che i media dovrebbero promuovere un salto di qualità del confronto e non scendere nell'arena. Poi verranno le elezioni e ognuno farà i suoi comizi.

---

Caro assessore,
prendiamo atto della sua fiducia nell’arrivo prossimo del Remdesivir anche al Policlinico San Martino. Se sarà così lo sarà per la protesta del professor Bassetti. Circa la lezioncina sul qualunquismo le rinfreschiamo la storia: Il farmaco anti Coronavirus al San Martino non è arrivato. I consiglieri dell’opposizione in Regione (ma sostenitori del governo Conte) non hanno fatto niente per convincere il ministro Speranaza a sollecitare Aifa o chi per essa. In compenso il gruppo del Pd locale ha attaccato in modo irrituale lo scienziato genovese, medico e docente universitario, che da 50 giorni con colleghi e infermieri lotta in corsia per salvare ammalati. Caro Montaldo a noi giornalisti qualunquisti questo basta e avanza. E, ci creda, è anche una notizia. Una brutta notizia.

Mario Paternostro e Giuseppe Sciortino