politica

Dal tavolo ad hoc convocato a Roma non arriva una decisione
2 minuti e 49 secondi di lettura
Ancora nessuna per il Movimento Cinque Stelle in vista delle elezioni regionali previste la prossima primavera in Liguria. In un tavolo ad hoc a Roma il reggente politico Vito Crimi ha rinviato la decisione se portare avanti una candidatura unica con il Pd o correre in solitaria. Serviranno ancora nuovi tavoli e nuovi incontri. 


LA NOTA DEI CINQUE STELLE - I
 consiglieri regionali e i parlamentari del M5s Liguria presenti alla riunione alla Camera dei Deputati in una nota hanno spiegato. "Per le regionali in Liguria abbiamo intrapreso un cammino condiviso e trasparente per arrivare all'appuntamento elettorale con un programma concreto e un percorso chiaro e partecipato. Oggi, con il capo politico Vito Crimi, a cui va il nostro più profondo ringraziamento per il lavoro che sta facendo, lo abbiamo ribadito sgombrando il campo da ogni possibile incomprensione e da attacchi alimentati da chi ha visto, nelle riunioni doverose degli ultimi giorni, un tentativo di decidere i destini della nostra regione senza interpellare la base. Chi ha deciso di abbandonare la riunione lo ha fatto per scelta personale. Domenica ci sarà un'assemblea aperta a tutti, portavoce e attivisti. Lì ci confronteremo tutti insieme su come continuare questo percorso e con quali proposte per i liguri. Senza fughe in avanti o individualismi".


Ma subito si è accesa la discussione in seno al Movimento Cinque Stelle.
Il deputato ligure Mattia Crucioli punta il dito sulla scelta di Crimi e in un post su Facebook spiega: "Quale portavoce degli iscritti al M5s che vogliono essere chiamati a poter esprimere la propria posizione esprimendo su Rousseau il proprio parere in merito alla possibilità di realizzare temi cari al movimento in accordo con altre forze politiche, prendo le distanze dall'ennesima decisione calata dall'alto senza sentirli, oltretutto contrariamente a quanto mi era stato promesso in precedenza da Di Maio.".

Oltre a Crimi presenti a Roma anche il facilitatore Danilo Toninelli e Alice Salvatore, capogruppo in regione e vincitore del voto sulla piattaforma Rousseau al ruolo di candidato per la corsa alla poltrona di governatore ligure per i Cinque Stelle. Un tavolo però che ha lasciato senza risposte. E' una "melina che fa male al movimento. E' chiaro a tutti che siamo già fuori tempo massimo: ogni ulteriore ritardo rischia di compromettere qualsiasi progetto comune e, per certo, regala ulteriore vantaggio ad un centrodestra già in campagna elettorale"." ha spiegato ancora Crucioli che spinge affinché la scelta se fare un accordo o meno con il Pd venga presa attraverso il voto degli iscritti al Movimento, così come accaduto altre volte in passato.

Secondo l'onorevole la consultazione su Rosseau "avrebbe invece rappresentato l'unico strumento per un sereno dibattito ospitando le tesi dei favorevoli e dei contrari a tale progetto civico consentendo di dirimere la questione con il solo strumento veramente democratico: il voto degli iscritti. Con proposta scritta presentata al capo politico da 6 parlamentari liguri su 8 e da 2 consiglieri regionali su 4 si era chiesto di dare immediatamente voce agli iscritti relativamente ad un 'progetto civico per la Liguria' - spiega - finalizzato a sottoporre ad altre forze politiche l'adesione ad un programma elaborato dal Movimento 5 stelle Liguria, sulla base del quale sostenere alle elezioni regionali un candidato presidente civico che si rendesse garante di tale progetto".